Franciacorta Historic, Aghem conquista la quinta edizione

In Auto storiche

Dislocate su un percorso di 120 chilometri le PC richiedevano grande attenzione alla navigazione, vista la scelta degli organizzatori di consegnare il road book solo tre ore prima del via allo scopo di mettere tutti i concorrenti sullo stesso piano tecnico. Il tempo variabile, con qualche rovescio alternato a schiarite, ha reso più difficile la gara ai partecipanti specialmente nella parte finale del percorso sulla quale si è abbattuta una forte pioggia: 92 alla fine gli equipaggi in classifica su un totale di 104 verificati fra i 109 iscritti.

 

Il tweet della gara. Sono le 11.00 quando le vetture lasciano La Colombera Golf & Resort per affrontare nei dintorni di Castrezzato le prime 15 prove cronometrate. Subito in evidenza è Gianmaria Aghem (63 penalità totali con l’applicazione del coefficiente) davanti a Cibaldi-Costa con 73 e a Turelli papà e figlio con 75. Quarto posto per Aiolfi-Zambianchi (80 penalità) a precedere di un centesimo i vincitori della Winter Marathon 2012 Ezio e Francesca Salviato. Più distaccati con 94 penalità Gennaro-Giacomello (Jaguar SS 100, 1938) mentre oltre quota 100 seguono Cavagna-Seneci (Fiat 514 MM, 1931), Sala-Bonomi (Fiat 1100/103 TV, 1955), Barcella-Ghidotti e Belometti-Passi (Innocenti Mini Cooper Mk I, 1967). La gara è poi entrata nel cuore della Franciacorta (tra Erbusco e Cologne) per dirigersi verso Paratico dove erano dislocati il Controllo Orario numero 2 e la sosta pranzo sul lungolago, scenario di 3 brevi prove su strada chiusa al traffico. Al comando dopo la PC numero 22 con 99 penalità totali si trova ancora la Lancia Fulvia del torinese, tallonato dai Turelli con 100 e dai Salviato a chiudere il podio con 118. Michele Cibaldi è quarto (129) mentre Maurizio Aiolfi scende al quinto (147); Luigino Gennaro si riconferma sesto, staccato di 5 centesimi mentre settimo, ma in rimonta, è Guido Barcella con 153 davanti a Andrea Belometti (157) ed Ezio Sala (167). Chiude i primi 10 in classifica con 180 penalità l’equipaggio Battagliola-Gatti (Austin Healey 100 BN1, 1955), davanti alla Lancia Aprilia del 1939 di Fontana-Ceccardi, staccata di una penalità e ora in 11a posizione assoluta. La gara è ripresa nel primo pomeriggio con il tratto in salita verso Polaveno e la successiva discesa verso Ome e Monticelli Brusati (con altre 9 prove cronometrate), per ritornare nuovamente tra i vigneti della Franciacorta nelle frazioni di Provezze, Sergnana, Fantecolo, Monterotondo e Cortefranca, dove altre 5 prove portavano il totale di quelle disputate a 36. Nulla di nuovo in testa alla classifica con la riconferma del podio (Aghem, Turelli e Salviato rispettivamente con 165, 203 e 224 penalità) mentre Aiolfi si riprende il quarto posto (248) davanti a Barcella. Sesta posizione per la Aston Martin Le Mans del 1933 di Valseriati-Sabbadini (salito dalla 15a posizione) e settimo per Gennaro, davanti a Cavagna e alle Fiat 1100/103 TV di Sala e 1100/103 di Bettini-Scarabelli. Michele Cibaldi e Armando Fontana escono di scena per un errore di navigazione mentre la carovana delle auto storiche, disturbata da un forte temporale, si dirige verso Provaglio d’Iseo per affrontare le 6 prove finali.

L’errore di Gianmaria Aghem. Nell’ultimo rilevamento Aghem (come confidato all’arrivo) ha sbagliato l’ultimo passaggio di circa 1 secondo, compromettendo il successo. La testa della classifica passa momentaneamente nelle mani dei Turelli con Barcella salito di forza al secondo posto. Aiolfi confermava la sua gara regolare occupando la terza piazza davanti alle prime tre vetture anteguerra (Salviato, Valseriati e Gennaro), Sala era settimo, Bettini ottavo e Aghem scivolava a causa dell’errore al nono. Decima assoluta infine la Porsche 356 B Coupé del 1962 di Nobis-Caneo, autori di una bella scalata dal 17° posto occupato dopo le prime 15 prove. A fine gara Aghem rilevando sul proprio cronologico una penalità di 63 centesimi (inferiore quindi al proprio errore effettivo), chiedeva al Direttore di Gara la verifica del tempo assegnato. Dall’esame delle bande i cronometristi riscontravano un ‘cavallo’ (rilevamento delle ruote posteriori) e, per regolamento, il Direttore di Gara assegnava la ‘media’ nelle due prove interessate: il driver torinese ritornava pertanto inaspettatamente in gioco come vincitore finale risalendo dalla nona piazza provvisoria, non senza qualche disappunto degli avversari.

Le premiazioni. Il 1° Trofeo Comune di Paratico, disputato sull’affascinante lungolago e riservato agli equipaggi meglio classificati nella somma di penalità delle PC 20-21-22, è stato vinto da Aghem con 5 penalità totali precedendo nell’ordine Fontana-Ceccardi e Cibaldi-Costa (in ordine di anno della vettura), staccati entrambi di un solo centesimo: presente alla consegna dei riconoscimenti il Sindaco di Paratico Maria Giulia Venturi che ha avuto parole di elogio per partecipanti e organizzatori. Nel 3° Trofeo Città di Castrezzato (PC Show fuori classifica) successo per i mantovani Mozzi-Biacca, autori di un tempo di 10 secondi ‘netti’ e riscattando con questo risultato una gara chiusa solamente al 18° posto: per loro un proficuo allenamento sulla Lancia Astura MM (1938) del Museo Nicolis di Verona, centrando parecchi tempi degni di nota in prospettiva 1000 Miglia. Nella classifica femminile prima posizione per Emanuela Cinelli ed Elena Scaramuzzi (Renault 4CV, 1957), davanti alla Triumph TR2 del 1954 di Silvia Marini ed Aurora Fratus e alla Porsche 356 Speedster (1955) di Enrichetta Lupo e Samanta Profeta. Protagonista fra le Scuderie CSAI la Franciacorta Motori che ha conquistato entrambi i premi in palio: il team Campione d’Italia 2011 si è aggiudicato sia il Trofeo riservato alla 1a classificata che un cronometro TAG Heuer vintage in edizione limitata per le Scuderie con più equipaggi verificati (15), precedendo di un solo equipaggio la Emmebi 70, premiata con una preziosa Jeroboam 3 litri di bollicine Ca’ del Bosco. Il cronometro ‘Borino’, messo in palio dalla Digitech e sorteggiato fra i presenti alle premiazioni, è finito nelle mani di Michele Oliva e Gabriela Radu (Triumph TR3 del 1957) mentre Attilio Bonetti e Agape De Giacomi (Alfa Romeo Giulia 1600 Spider del 1965), primi driver D al traguardo, hanno portato a casa un cronometro ‘Zero’ della Spark; infine la Mountain Bike Yakari, in palio per il vincitore della PC 39, è stata conquistata da Rambaldini-Toninelli (Austin Healey 100/6 BN6 del 1959). In bella evidenza i veneti Gennaro-Giacomello (Jaguar SS100 del 1938, Loro Piana Classic Car Team) si sono aggiudicati prima la Power Stage ERGO, totalizzando un tempo ‘netto’ sulla PC 1 e conquistando un cronometro multifunzione Blizz C-300 poi, con altri 7 passaggi ‘netti’ nel corso della gara, hanno conquistato il secondo cronometro TAG Heuer vintage in palio. E proprio la casa di orologi svizzera ha voluto premiare l’organizzatore per l’impegno profuso nella manifestazione: Giuliano Bertolotti ha consegnato a Roberto Vesco un orologio TAG Heuer Carrera a consolidare la collaborazione con uno degli sponsor a fianco di Vecars già da cinque anni. Lo scooter Pato (offerto da Autoclass in premio per il primo assoluto) su desiderio di Gianmaria Aghem sarà invece venduto e il ricavato andrà all’associazione benefica ‘Telefono Azzurro’.

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