TCR Italy, tutte le dichiarazioni degli intervenuti alla presentazione di Adria

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L’introduzione alla presentazione del Campionato Italiano Turismo TCR 2017 tenutasi al Pala Eventi dell’Adria International Raceway è di Marcello Lotti, CEO della WSC Ltd ed ideatore della categoria.

“Il progetto TCR ora si è sviluppato in campionati nazionali e regionali – ha dichiarato – L’anno scorso abbiamo avuto 240 gare in 28 paesi diversi. È un concetto tecnico internazionale e dai costi assolutamente accessibili. Non esiste al mondo qualcosa di comparabile in termini di rapporto tra budget e tecnica delle vetture. Il TCR Italy è importante per tutto il TCR internazionale e sono convinto che sarà un bel Campionato Italiano. Vedo tanto interesse dalle squadre e dai piloti”

“Per un appassionato come me vedere oggi tante Case che presentano una vettura del genere è qualcosa di eccezionale, soprattutto in questo periodo dove è difficile mettere d’accordo tante Case automobilistiche”, ha detto Dindo Capello tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans e  ambassador di Audi, che si è poi soffermato sulla nuova RS3 LMS, al debutto nel TCR.

“Lo sviluppo tecnico di Audi rispetto agli anni d’oro del Superturismo è incredibile, perché allora aveva una storia legata al campionato rally e IMSA in America, adesso dopo l’esperienza alla Le Mans, nel DTM e nel Customer Racing con la GT2, Audi Sport rappresenta qualcosa di veramente grande a livello internazionale”, ha aggiunto Dindo Capello. “Nonostante molti particolari siano uguali su Seat, Volkswagen e Audi, per economie di gruppo, ogni Casa ha messo qualcosa di suo. Soprattutto dal punto di vista della sicurezza, la LMS ha alcuni particolari che la differenziano: l’apertura sul tetto affinché in caso di incidente i commissari possano intervenire dall’alto per estrarre il pilota, e le portiere con un elevato fattore di assorbimento dell’urto grazie all’utilizzo del kevlar. Inoltre, Audi ha la propria galleria del vento, per ottenere la migliore efficienza aerodinamica possibile e i cerchi nascono dalla tecnologia del progetto Le Mans LMP1…”

“Queste macchine avvicinandosi alle vetture di serie saranno importanti per promuovere il prodotto stradale”, ha concluso Dindo Capello. “Da guidare sono performanti, molto più di quelle che si usavano anni fa nel mondiale turismo. Quando le guidi ti senti di dover dominare una macchina da corsa al 100%, che ricorda le categorie superiori”.

Per Audi era presente anche Alexander Hecker, responsabile progetto RS3 LMS TCR per Audi Sport, che ha annunciato di aver scelto la Girasole di Tarcisio Bernasconi, come partner esclusivo per l’assistenza in Italia dei suoi clienti.

Per Honda sono intervenuti Maurizio Ambrogetti, presidente e fondatore della JAS, che realizza le vetture TCR per conto della Casa Alata, e il campione in carica Roberto Colciago.

“Il turismo rappresenta il normale sbocco di un pilota quando capisce che non può più andare avanti con le formule”, ha detto Colciago, che tre dei quattro titoli di Campione Italiano li ha conquistati nel Turismo.

“Spero che nel TCR italiano ci siano sempre più macchine e che sia sempre competitivo, perché credo che sia la categoria del futuro nel turismo, che io ho già vissuto quando era all’apice, con tanta partecipazione delle Case e del pubblico. La competizione è accesa perché con il BOP le macchine hanno prestazioni abbastanza simili e si sta sempre con il coltello fra i denti”.

Protagonista della scorsa stagione è stata anche Seat, che ha conquistato il titolo italiano costruttori. “L’anno scorso abbiamo avuto bei risultati in Italia, grazie a Tarcisio Bernasconi e Seat Motosport Italia”, ha detto Jaime Puig, responsabile del progetto TCR per il Gruppo Volkswagen e capo di Seat Sport. “Come service quest’anno saremo presenti in tanti campionati nazionali: non si può vincere dappertutto, ma a noi fa piacere che i clienti possano partecipare a 240 gare in tutto il mondo ed essere sempre ai massimi livelli”. 

“Rispetto al mondiale turismo, che è esclusivo per i costruttori, il TCR è aperto ai team, e quindi a più piloti e dà alle auto un futuro più lungo, perché non la loro sorte non dipende da una strategia di marketing delle aziende, ma dai piloti e da quanto tempo vogliono divertirsi con vetture belle come la nostra”, ha detto Jordi Gené, pilota e collaudatore Seat.

“Lavoriamo di continuo con i test per fare in modo che i nostri clienti abbiano sempre auto competitive. Rispetto alle vetture del WTCC costano molto meno ma le prestazioni sono più elevate, più alte rispetto alle vetture con cui correvo io nel mondiale anni fa”, ha concluso Gené.

Approderà nel TCR Italiano anche la Volkswagen Golf GTI TCR, che lo scorso anno ha conquistato il titolo nella serie internazionale.

“L’obiettivo di Volkswagen Motorsport è sempre stato quello di essere molto vicini al prodotto di serie e quando Marcello Lotti ci ha proposto il TCR abbiamo pensato subito di promuovere la nostra punta di diamante, che è la Golf GTI”, ha detto detto Sven Smeets, Team Principal di VW Motorsport. “Sono molto contento che l’attività parta anche in Italia, perché so che qui ci sono molti fan della GTI e sia loro che noi ci aspettiamo di vederne tante in pista.

“Lo scorso anno è stato quello del debutto ma i nostri punti di forza sono stati l’affidabilità e la consistenza. Siamo arrivati alla fine della stagione a Macao dove abbiamo vissuto un bel testa a testa con Seat e ne siamo usciti vincenti. Per l’anno prossimo speriamo che la sfida sia sempre fra noi, e per quanto riguarda l’Italia l’obiettivo è quello aumentare la nostra presenza e visibilità in pista anche grazie alla partnership con la Girasole”, ha concluso Smeets.

Eduard Weidl, Responsabile Motorsport Clienti di VW, ha sottolineato l’ottima cooperazione fra , Audi e Volkswagen “grazie alla quale sono state realizzate tre vetture che pur essendo molto simili hanno ognuna la propria connotazione. E durante il BOP qui ad Adria abbiamo visto che le prestazioni sono molto similari, anche se differenti nei vari tratti del tracciato”. 

Potrebbe confermare la presenza nel TCR italiano anche la Subaru. “Stiamo lavorando da un anno sulla Subaru TCR” ha detto Michele Agnello, general manager della Top Run. “E’ un progetto molto difficile perché deriva da un quattro ruote motrici. Il nostro punto di forza è il motore, e adesso stiamo ancora lavorando sull’assetto. Per noi è importante essere nel TCR italiano: la Top Run ha partecipato a molti campionati nazionali in passato e puntiamo a tornarci”.

Infine, c’è la possibilità che nel TCR italiano si schierino in pista anche le Giulietta di Romeo Ferraris.

“Siamo molto piccoli rispetto alle grandi Case che fanno parte di questo campionato, e il nostro progetto TCR è stato molto coraggioso”, ha detto Michela Cerruti, pilota e portacolori della factory milanese, che si occupa della realizzazione delle Alfa Romeo Giulietta QV TCR. “Lo scorso anno abbiamo iniziato a sviluppare la macchina nel campionato internazionale e oggi è già un prodotto competitivo.

“Parliamo di un marchio solido quale Alfa Romeo e di una realtà quale la Romeo Ferraris, che ha investito ogni tipo di sforzo economico e di risorse umane su questo progetto tutto italiano, quindi la conclusione logica è approdare nel campionato tricolore. Ma in questa realtà ci sono marchi come Volkswagen,  Honda, presenti in questa categoria già da anni, e capisco che  chi deve comprare la macchina possa preferire di andare più sul sicuro… Il nostro è un progetto coraggioso e abbiamo bisogno di acquirenti e di partner coraggiosi. Adesso, però, ci vuole meno coraggio di prima perché la macchina oltre che bellissima è anche veloce. Saremo sicuramente presenti nell’internazionale e nel campionato asiatico, e siamo certi che anche in Italia ci sia uno spazio per la nostra vettura. Speriamo di essere parte vera nella lotta sia a livello internazionale che italiano», ha concluso Michela Cerruti.

 

[interviste raccolte da Fiammetta La Guidara]

 

LA PROSSIMA STAGIONE DEL CAMPIONATO ITALIANO TURISMO TCR – TCT

Adria                     7 maggio             TCS F4

Misano                4 giugno              SPRO TCS  GT

Monza                 18 giugno            SPRO   GT

Mugello               16 luglio               SPRO TCS F4 GT

Imola                    10 settembre    TCS F4 GT

Vallelunga          24 settembre    SPRO   GT

Monza                 22 ottobre          TCS F4

(accanto alle date le concomitanze: GT Gran Turismo; SPRO Sport Prototipi; F4 Formula 4)

 

IL CAMPIONATO ITALIANO TURISMO TCR – sintesi

Il Campionato Italiano Turismo TCR 2017 si articola lungo una stagione che conterà un totale di sette tappe, tutte su doppia gara da 25 minuti + 1 giro, al via nel weekend del 7 maggio ad Adria e con il gran finale a Monza, nel weekend del 22 ottobre, sulla pista del Gran Premio d’Italia di Formula Uno. Due i titoli di Campione Italiano in palio, rispettivamente per Conduttori e Costruttori riservato alle vetture di omologazione internazionale TCR (classe unica fino a 2.0 turbo), mentre il Trofeo Nazionale Turismo sarà riservato alle vetture TCT di sola omologazione nazionale ACI Sport e comunque rispondenti al regolamento tecnico internazionale TCR. Il format dei weekend prevede due sessioni di prove libere da 30 minuti (o turno unico da 60) e due turni di prove ufficiali da 15 minuti divisi da 10 minuti di neutralizzazione. Il primo turno di prove di qualificazione determinerà la posizione in griglia di gara 1 e il miglior tempo ottenuto da ogni pilota nel secondo turno determinerà la posizione in griglia di gara 2. Lo start è con partenza da fermo. È consentita la partecipazione fino a due piloti sulla singola vettura con la quale dividersi equamente l’intero weekend (1 sessione di prove libere, 1 turno di qualifica, 1 gara ciascuno) e cumulare i rispettivi punteggi acquisiti per l’assegnazione dei titoli. In caso di equipaggio composto da due piloti, uno dovrà qualificare la vettura per gara 1 e l’altro dovrà qualificare la vettura per gara 2. I primi tre classificati di TCR e TCT per somma dei punti delle due gare del weekend, scontano alla successiva manifestazione un handicap tempo rispettivamente di 30, 20 e 10 kg.

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