Ford Escort: l’auto da rally che fa sognare

 

Quando Ford iniziò a produrre la Escort nel 1968 per sostituire il modello Anglia, pochi potevano prevedere l’effetto che questa berlina dalle linee arrotondate avrebbe avuto sulle piste da rally di tutto il mondo e ancora meno avrebbero osato pensare che 40 anni dopo non solo la Escort sarebbe stata una presenza regolare nelle gare di rally, ma avrebbe continuato ad aggiudicarsi corse e campionati. Ecco perché la Escort è considerata una vera leggenda nella storia delle auto da corsa. Quando nel 1968 venne presentata la prima Escort – il modello MK1 – le automobili Ford avevano già alle spalle un’ottima storia sportiva, con vittorie di alto profilo nei rally internazionali più importanti: Montecarlo, Safari, Acropolis e RAC. Il lancio della Escort, però, avrebbe assicurato a Ford successi ancora più esaltanti in campo sportivo. Quell’anno la Escort Twin-Cam con motore da 1,6 litri inizia una brillante carriera nel mondo delle gare con una spettacolare apertura di stagione grazie al trionfo nel giro di sole otto settimane nei rally d’Irlanda, nel Tulip, in quello delle Alpi austriache, nell’Acropolis e nel rally di Scozia, con il britannico Roger Clark al volante in quattro di queste gare.  In quella stagione la Escort vincerà anche la famosa Mille Laghi in Finlandia, consegnando a Ford il titolo costruttori nel Campionato mondiale rally.  Nel 1969, Ford fa il bis con un altro titolo mondiale. Le Escort Twin-Cam continuano a vincere in tutto il mondo, nel periodo in cui le auto dotate dello speciale motore a valvole in testa dominano gli oltre 25.000 km della Coppa del mondo rally Londra-Messico nel 1970, conquistando primo, terzo, quinto,  sesto e ottavo posto.  Ford festeggia il trionfo ottenuto con l’uscita di un’edizione limitata di auto da strada, la Escort Mexico.  Nel corso degli anni ’70, la Escort continua ad evolversi e il motore RS1600 16 valvole da 1,6 litri si impone su quello della Twin-Cam.  In questo periodo, si consolida la reputazione di resistenza e affidabilità.  La capacità dei motori viene progressivamente ampliata, prima a 1,8 litri con 205 CV e in seguito a 2,0 litri con punte massime fino a 250 CV. Nel 1975, le versioni RS1600 hanno già un carnet di vittorie in competizioni classiche di rally in tutto il mondo, con trionfi nei luoghi più disparati.  Fra i successi si annoverano l’East African Safari del 1972, in cui Hannu Mikkola e Gunnar Palm portano per la prima volta alla vittoria un equipaggio europeo in questo lungo ed estenuante rally, tre primi posti consecutivi nel RAC Rally in Gran Bretagna dal 1972 al 1974, con Timo Mäkinen per due volte alla guida, cinque vittorie nel rally Mille Laghi di Finlandia (con Hannu Mikkola artefice di quattro trionfi su cinque) e l’Heatway Rally in Nuova Zelanda.  Indipendentemente da quali siano la gara, il terreno, le condizioni o il paese, la Escort miete successi in tutto il mondo e a tutti i livelli.  Anche le Escort meno modificate di Gruppo 1 (equivalente negli anni ’70 all’odierna categoria Gruppo N) riportano vari successi, di cui i più memorabili sono le tre vittorie assolute nelle edizioni 1974, 1975 e 1976 del Tour of Britain, che abbinano rally e corse automobilistiche.  Nel 1975 nasce una Escort dallo stile rinnovato, la MK 2 con motore RS1800 da 1,8 litri, e nel giro di pochi mesi il team Ford con sede a Boreham la trasforma in una formidabile macchina da campionato del mondo.  Conquista la sua prima vittoria assoluta nel RAC Rally del 1975, in cui Mäkinen mette a segno una tripletta e Ford si aggiudica il primo posto per la quarta volta consecutiva.  Ford conquista il trofeo RAC anche l’anno seguente, che vede Clark per la seconda volta sul gradino più alto del podio con una Escort, quattro stagioni dopo il suo primo trionfo.   Negli anni successivi, Clark, Mikkola e Björn Waldegård guidano la cavalcata internazionale del team Ford.  Come in passato, le Escort sono sempre al top della categoria.  Nel 1977, Waldegård vince tre dei campionati del mondo rally più estenuanti, East African Safari, Acropolis e RAC, nonché il rally di Svezia nel 1978, mentre Mikkola si aggiudica il RAC Rally nella stessa stagione.  In questo periodo, piloti a bordo di Ford Escort vincono centinaia di gare nei campionati di rally europei e britannici.  Uno dei piloti Ford, il belga Gilbert Staepelaere, detiene il record di vittorie in Europa.  La Escort rimane imbattuta al Campionato di rally britannico per otto stagioni consecutive, dal 1971 al 1978. Nel 1979, fa incetta di vittorie nel campionato del mondo, aggiudicandosi il primo posto in Portogallo, Grecia, Nuova Zelanda, Canada e Gran Bretagna, nonché vincendo il RAC Rally britannico per l’ottava volta consecutiva.  Ford non si limita a conquistare il titolo costruttori nel Campionato del mondo per la terza volta in 12 anni. Waldegård, infatti, diventa campione nella classifica piloti, seguito a poca distanza dal compagno di squadra Mikkola. Mentre il team Ford lavora allo sviluppo di nuovi modelli per gli anni ’80, un altro membro famoso del vittorioso team del 1979, Ari Vatanen, è alla testa di un team Escort finanziato privatamente che partecipa al Campionato mondiale rally negli anni 1980 e 1981. Dopo la vittoria nell’Acropolis Rally del 1980, Ari si piazza al primo posto in altre tre gare nel 1981 fino a diventare il primo e unico pilota con team privato a vincere il titolo mondiale.  Negli anni ’80 le regole cambiano e Ford decide di impiegare nel campionato mondiale le versioni a trazione integrale RS200 e Sierra RS Cosworth.  Tuttavia, la Escort non esce di scena e nel 1993 un modello di nuova generazione, la RS Cosworth, rientra da trionfatrice nel mondo del rally.   Nella sua prima stagione, il motore turbo a trazione integrale RS Cosworth la porta alla vittoria in cinque appuntamenti del campionato mondiale, con quattro secondi posti a sottolineare il risultato.  Si tratta di una vettura incredibilmente versatile, che raccoglie successi sulla ghiaia del Portogallo, sulle strade asfaltate e tortuose della Corsica e Sanremo nonché nel più estenuante dei rally europei: il rovente e polveroso Acropolis.  Nel 1994, la Escort RS Cosworth di Francois Delecour trionfa al Rally di Montecarlo, mentre la vittoria di Tommi Mäkinen nella Mille Laghi dimostra la forza della moderna Escort.  Il 1995 regala numerose vittorie alla Escort RS Cosworth in tutto il mondo, sia nella categoria Gruppo A che Gruppo N.  Questo modello non solo vince 25 gare del Campionato europeo, ma conquista il primo posto anche nei campionati che si tengono nei luoghi più disparati come Africa e Austria, Svizzera e Portogallo, Finlandia e Turchia. Nel 1996 seguono altre due vittorie nel Campionato mondiale rally. Una Escort RS Cosworth messa a punto privatamente e guidata dal proprietario Patrick Bernardini vince il Rally di Montecarlo mentre Carlos Sainz si aggiudica il Rally d’Indonesia.  Per adeguarsi alle ultime normative in fatto di rally, nel 1997 Ford sviluppa una nuova Escort, la World Rally Car. Questa versione trionfa in due appuntamenti del Campionato mondiale grazie alla guida del due volte campione del mondo Sainz: il difficile Acropolis Rally in Grecia e il Rally d’Indonesia, l’ultima vittoria della Escort a livello di campionato mondiale.   In un’edizione estremamente combattuta, la Escort WRC conquista anche il secondo posto nella classifica costruttori.  

La Escort, nelle sue varie versioni, ha vinto 46 rally a livello mondiale e innumerevoli gare nazionali e internazionali.  Anche se nel 1999 il team Ford è passato al modello Focus, che ha riscosso grande successo, vetture Escort di squadre private continuano a gareggiare, e a vincere, nelle sfide di rally in tutto il mondo.  Di recente, la rinnovata passione per i rally storici ha aperto un nuovo capitolo per le Escort di tutte le epoche e il loro nome è senz’altro destinato a restare nell’albo d’oro delle competizioni mondiali.

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