KARTING IAME IL WEEKEND SCORSO (1 E 2 AGOSTO), AD ESSAY, IN FRANCIA, SI È CORSO IL CAMPIONATO EUROPEO PER LE CATEGORIA SUPERKF & KF1 (PENULTIMA E ULTIMA PROVA) E KF2 (PROVA UNICA). I PILOTI IAME HANNO SFIORATO LA VITTORIA NELLA CATEGORIA REGINA

In Karting

IAME PRESTAZIONE EUROPEA

 

IL WEEKEND SCORSO (1 E 2 AGOSTO), AD ESSAY, IN FRANCIA, SI È CORSO IL CAMPIONATO EUROPEO PER LE CATEGORIA SUPERKF & KF1 (PENULTIMA E ULTIMA PROVA) E KF2 (PROVA UNICA). I PILOTI IAME HANNO SFIORATO LA VITTORIA NELLA CATEGORIA REGINA (2º E 3º POSTO IN CLASSIFICA GENERALE) MENTRE UNO DEI PILOTI DI PUNTA HA CONQUISTATO LA GARA, MA NON IL TITOLO, IN KF2 BEFFATO SOLO DA UNA PENALIZZAZIONE.

Quale che sia il motivo, una delle cose più brutte che può accadere nelle gare è dominare dall’inizio alla fine, passare sotto il traguardo con le braccia alzate senza che nessun avversario abbia potuto fare niente e poi scoprire che l’avversario, inaspettato, arriva sotto forma di penalizzazione una volta conclusa la gara. È successo questo a uno dei piloti di punta della IAME Matteo Viganò (Birel/Parilla), nella gara della categoria KF2 (in prova unica) valevole per l’assegnazione del Campionato Europeo, corsa lo scorso weekend (1-2/agosto) ad Essay in Francia. Un titolo continentale che sfuma a causa di un regolamento che penalizza chi, in partenza, è là davanti. Come lo era lui (restando primo poi per tutta la gara). Per quanto riguarda la SuperKF & KF1 si correvano, invece, la quinta e la sesta prova (decisive per l’assegnazione del titolo) del Campionato Europeo. La classifica finale del Campionato vede un podio tinto di motori

Parilla, senza però l’acuto decisivo per una vittoria: un secondo posto di Manuel Renaudie (Gillard/ Parilla), idolo di casa, e un terzo di Jason Parrott (Birel/Parilla) che, comunque, la dicono lunga sull’affidabilità dei motori IAME nelle sei gare disputate.

SUPER KF&KF1

Fin dalle qualifiche del sabato, i piloti IAME si sono resi protagonisti: 5 i kart motorizzati Parilla nelle prime 10 posizioni. Primo Miika Kunranta (Birel/ Parilla), 5º Manuel Renaudie (Gillard/Parilla), 6º Aleksi Tuukanen (Birel/Parilla), 9º Jason Parrott (Birel/Parilla) e 10º Aurélian Forgeron (Zanardi/ Parilla). Prova inconfutabile della regolarità e della velocità di questi piloti in pista nelle varie manche. Nella prima delle due gare previste, ecco partire in pole Kunranta. Una leadership che dura poco visto che alla prima curva si tocca con Yannick De Brabander, ha la peggio, e deve abbandonare (ma troverà il modo di mettersi in evidenza lo stesso

in Gara 2, pur non potendo ambire alla vittoria). Ne ha approfittato subito Renaudie, spinto dal pubblico di casa, per portarsi in testa alla gara.

Questo fino ai 3 giri dal termine quando Vainio in rimonta passa in testa accendendo un duello (si giocano entrambi il titolo) che durerà fino alla fine

ma che vedrà prevalere il pilota finlandese. Per Renaudie, comunque, un secondo posto che gli permette di salire in seconda posizione in classifica generale, scavalcando proprio Jason Parrott che ha chiuso Gara 1 al quinto posto dopo che era partito dalla nona posizione. Alle sue spalle chiudono  Tuukkanen e Groman (Maranello/Parilla, partito 15º in griglia). Ottima la nona posizione di Tereza Gromanova (Maranello/Parilla).

In gara 2, Renaudie scatta subito bene ma già al primo giro è settimo a causa di qualche contatto nella bagarre ed è costretto a una gara difficile e lontana dalle prime posizioni. Peccato, anche perché alla fine riuscirà a chiudere con un buon quinto posto. Davanti a lui, chiude Jason Parrott partito nono e capace di risalire fino alla quarta piazza (consolida così il terzo posto assoluto nel campionato, non riuscendo a superare di pochi punti proprio Renaudie). Kunranta, subito fuori mentre era in testa in Gara 1, pur partendo dal fondo della griglia, si rende protagonista di un’incredibile rimonta fino alla settima piazza finale confermando il fatto che la pista gli piace e che il suo motore IAME viaggia forte. L’Europeo si chiude, dunque, con un secondo e un terzo posto nella classifica generale che fanno ben sperare per i prossimi appuntamenti internazionali.

KF2

Poteva essere una favola bellissima con tanto di lieto fine quella dell’alfiere IAME Matteo Viganò. Poteva essere. Le prove del sabato sono state difficili per lui. Tanto da farlo partire 25º. Ma non per questo la prefinale è compromessa: bastano solo pochi giri ed è già terzo pronto a giocarsi la vittoria. Vittoria che viene ipotecata già al settimo giro con il sorpasso decisivo. Chiude primo, mentre ottavo chiude Karol Basz (RK/Parilla) e decimo l’ottimo Andre Hauke (Birel/Parilla), partito 23º e autore di una bella rimonta.

Da quel sorpasso in prefinale, Matteo Viganò non ne farà più di sorpassi (finale compresa).

Non sarà necessario perché lui starà sempre lì; davanti a tutti. E il problema è proprio questo. Lui domina la gara prendendo più di 2 secondi di vantaggio, poi azzerato a causa di un segnale di slow (per un incidente), e poi un secondo vantaggio fino alla vittoria finale. Campione Europeo KF2? Macché. Arrivano, a ciel sereno, 9 secondi di penalizzazione perché nelle fasi di partenza ha superato di 9 km/h (un secondo a km/h di penalizzazione) il limite consentito. Una regola discutibile questa che, come dice il pilota stesso, “penalizza chi sta davanti per ovvi motivi” a causa delle continue spinte che si ricevono da dietro (il pilota dichiarerà di averne ricevute in continuazione nonostante cercasse di rispettare i limiti). Una regola che comunque “scippa” Viganò del titolo continentale meritato in pista grazie a un kart perfetto sotto tutti i punti di vista e scippa il kart di un’altra bella favola. Causa penalizzazione, Viganò chiude 12º anticipato da Basz (11º) e David Da Luz (10º), autore di una rimonta incredibile dal fondo della griglia. Ottimo sesto

Loïc Reguillon (Sodi/Parilla), capace di recuperare diverse posizioni (era partito 13º) e di chiudere non lontano dai primi.

CONSIDERAZIONI FINALI

Aggiunge Andrea Bossaglia, direttore tecnico IAME: “Sono felice che il livello prestazionale che abbiamo raggiunto sia stato comunque evidente e per questo ringrazio tutti i nostri collaboratori, a partire da chi si occupa direttamente della gestione sportiva, e continuando con chi si occupa di far funzionare l’Azienda ad ogni livello. Il mio ringraziamento, tutt’altro che formale, va ai Piloti che ad ogni gara si impegnano con noi al massimo per il risultato, e a tutti i Team che con la loro professionalità e passione lo rendono ogni volta possibile.

Indipendentemente da ciò che e’ successo domenica, devo unirmi alle molte voci che denunciano una non completa affidabilità dell’attuale sistema di partenza.

Innanzitutto il sensore a terra misura la velocità del primo veicolo che attraversa il suo campo d’azione, talvolta senza la capacità di discernere in modo inequivocabile se la velocità rilevata appartenga al pilota in pole oppure al secondo.

La telecamera riprende le due file di veicoli frontalmente, l’angolazione è ottima per verificare l’eventuale abbandono delle corsie prima del tempo, ma per quanto concerne le possibili spinte da parte di concorrenti, evidenzia solo quelle molto evidenti ed effettuate “con rincorsa”. L’osservazione laterale, che sarebbe molto più significativa a questo scopo, viene lasciata agli occhi dei Commissari. In particolare, quando i piloti in fila sono già in contatto tra loro, è impossibile determinare in modo certo se chi segue (magari più di un pilota) stia accelerando vigorosamente per determinare una spinta, mentre il pilota in pole position sta cercando di frenare per contenere la velocità. Non dimentichiamo che gli attuali spoiler anteriori e paraurti posteriori, con i loro indiscussi pregi, hanno reso le spinte possibili e “sicure”.

Il risultato finale è che la speed trap è un dato lampante ed inoppugnabile, se essa è superiore a 50Km/h dà immediatamente adito a penalità per il pilota in pole position. Tutte le altre segnalazioni che dovrebbero eventualmente servire ad indicare che la responsabilità non è del pilota in pole position, o non solo sua, passano attraverso sistemi non altrettanto chiari ed affidabili”.

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