Un podio stretto stretto per Alberto Viberti sulla pista San Pancrazio di Parma

Un podio stretto stretto per Alberto Viberti

PARMA  – Vi ricordate Nelson Piquet che scende dalla sua Brabham e va scazzottare

un esterrefatto Elizeo Salazar? Siamo nel 1982, la pista è quella di Hockenheim,

la Brabham bianco-blu del campione del mondo infila la gialla ATS del cileno (doppiato)

in ingresso chicane. Salazar ritarda la staccata e manda ko Piquet.

 

Che scende dalla vettura e si spiega con l’avversario a suon di manate su casco.

Venerdì scorso, 3 luglio, Alberto Viberti ha subito sulla pista San Pancrazio di Parma,

un incidente simile, ma con la consueta flemma ha reagito da par suo. Non un commento sopra le righe,

ma si è buttato a capofitto sul lavoro per essere competitivo. “Nel corso delle prove del venerdì stavo viaggiando

in trenino con un altro concorrente molto veloce. Stavamo tirando entrambi al massimo per fare il tempo.

Ad un certo punto abbiamo iniziato a superare un doppiato, che ha dato correttamente strada al mio avversario,

poi mi ha chiuso non avendomi visto. Cose che succedono nelle corse”. Kart distrutto e gara compromessa.

In soccorso di “Spiderman” Viberti e della FG Racing che lo faceva correre è arrivata la Birel che ha fornito

un telaio ed un motore nuovo per le prove del sabato e la gara di domenica. Ovviamente era tutto da sistemare,

ma questa è una di quelle sfide che elettrizzano il pilota albese che si è lanciato nel lavoro.

Sotto la regia del team manager Gianni Foschini, Alby Viberti ha iniziato ad effettuare le regolazioni e

 

giro dopo giro è andato avanti in progressione risalendo uno schieramento che vedeva ben 48 piloti in gara.

Domenica, sotto un sole africano Viberti ha compiuto una rimonta entusiasmante arrivando a cogliere

una terza piazza assoluta che, per come si erano messe le cose venerdì, ha del fantastico.

Ci è mancata una giornata di lavoro” commenta Alberto Viberti, nella sua permanente ricerca della perfezione.

Ancora una giornata ed avremmo recuperato gli ultimi due decimi di gap che ci hanno diviso da chi ci ha preceduti”.

Una gran bella sessione di lavoro per Viberti, che però non si è interretta domenica sera,

visto che l’albese ha lasciato Parma senza prendere la strada di casa, ma dirigendosi verso Majano del Friuli (UD),

dove sarà ospite per due settimane di Gianni Foschini, prima di prendere la via per Sarno (SA),

dove è in programma la quinta prova dell’Italian Open Master. “Queste giornate di vacanza, perché essere

in officina da Gianni sono una vera vacanza, mi ritempreranno e mi caricheranno in vista di una gara che

è fondamentale per la mia stagione. Ho tutte le intenzioni di recuperare in classifica assoluta,

ma per farlo debbo essere preparato e concentrato. E da Foschini è il posto giusto per concentrarsi”.

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