Nel 2009 Fiat Automobiles riduce ulteriormente le emissioni di CO2 e si conferma il brand più ecologico d’Europa

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Tra i 25 marchi automobilistici più venduti in Europa e dopo due anni di leadership, Fiat Automobiles si conferma il brand con il valore medio di emissioni di CO2 più basso sulle proprie vetture vendute nella prima metà del 2009: 129,1 g/km (solo 6 mesi fa era di 133,7 g/km). Inoltre, Fiat conquista anche un nuovo primato: è l’unico brand full-liner che già oggi raggiunge l’obiettivo medio europeo di 130 g/km fissato per il 2015.

Il record di 129,1 g/km registrato da Fiat è stato riconosciuto dalla società JATO, leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel campo automotive nata nel 1984 e presente in oltre 40 Paesi. In dettaglio, tra i top 10 brand Fiat precede Toyota (132,9 g/km), Peugeot (134,5 g/km), Citroen (138,1 g/km), Renault (138,9 g/km), Ford (140,4 g/km), Opel (149,5 g/km), Volkswagen (152,5 g/km),  Audi (162,6 g/km) e Mercedes (178,8 g/km).

Da sottolineare che questo primato di Fiat Automobiles è conseguenza di una leadership anche a livello locale. Infatti è il brand full-liner con le più basse emissioni di CO2 in 8 Paesi su 21 dell’area europea ed è tra i primi 3 marchi in ben 19 nazioni. Un contributo fondamentale a questo risultato è stato apportato dalla fortissima crescita del metano che si conferma  il carburante più ecologico: in Europa infatti nella prima metà del 2009 sono state vendute circa 65.000 vetture Fiat Natural Power con un valore medio di 115,8 g/Km nelle emissioni di CO2, un valore inferiore di oltre 13 g/km alla media – già da primato – del brand. 

Questo primato ha contribuito a raggiungere un altro record: Fiat Group Automobiles è primo nella classifica per gruppi (132,9 g/km) davanti a Toyota, PSA, Renault, e Hyundai. 

«Migliorare l’ambiente non è un obiettivo per il futuro, ma qualcosa che si può fare da subito, e noi lo stiamo facendo adesso – dichiara Lorenzo Sistino, amministratore delegato di Fiat Automobiles -. Questi dati rappresentano un’importante conferma dell’impegno continuo profuso da Fiat nella ricerca di soluzioni innovative per il contenimento delle emissioni inquinanti e del livello di CO2. Ma l‘impegno di Fiat, sempre mirato alle reali necessità della gente, non si ferma qui. Infatti, l’obiettivo è rafforzare il proprio primato europeo nella riduzione delle emissioni attraverso l’introduzione di nuovi motori, nuove tecnologie e nuove applicazioni. Nuovi motori, come l’innovativa tecnologia Multiair applicata ai motori benzina e capace di garantire una riduzione fino al 10% delle emissioni di CO2; la nuova generazione di motori diesel Common Rail Multijet, che faranno il loro esordio su Punto EVO e saranno progressivamente adottati su tutte le vetture del nostro Gruppo. Nuove tecnologie, come lo Start&Stop, già presentato su Fiat 500 e adesso di serie su tutte le motorizzazioni EURO 5 di Punto EVO, capace di ridurre le emissioni nel ciclo urbano fino al 12% di CO2. Nuove applicazioni, come “eco:Drive”, l’innovativo software che – attraverso la porta USB del versatile sistema Blue&Me – consente di analizzare il comportamento di guida dell’automobilista aiutandolo a ottimizzare i consumi e quindi le emissioni: a meno di un anno dal lancio circa 60.000 persone hanno effettuato il download e 25.000 lo utilizzano quotidianamente per monitorare il proprio stile di guida».

L’attenzione per la mobilità sostenibile si inserisce in un impegno strategico di tutto il gruppo.  Fiat Group è stato infatti recentemente riconosciuto leader di sostenibilità, entrando negli indici Dow Jones Sustainability (DJSI) World e Dow Jones Sustainability STOXX con un punteggio di 90/100, contro una media di 72/100 delle aziende del settore analizzate da SAM, società specializzata negli investimenti di sostenibilità. Il DJSI World e il DJSI STOXX sono i più prestigiosi indici borsistici ai quali accedono solo le società giudicate migliori per la gestione del proprio business secondo criteri di sostenibilità. Questi indici comprendono, infatti, solo quelle aziende leader sia dal punto di vista economico-finanziario che da quello sociale e ambientale.

 

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