Oggi in Italia il Legend in Francia Il Tour de Corse Historique ecco il Ns racconto

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Oggi in Italia il Legend in Francia Il Tour de Corse Historique ecco il Ns racconto

E’ VITTORIA FORD AL TOUR DE CORSE HISTORIQUE

Serge Cazaux, su Cosworth 4×4, si aggiudica questa 18^ edizione del Tour de Corse Historique con un vantaggio di 2’10” su Didier Auriol. Al marchio Ford vanno i primi sei piazzamenti della generale VHC mentre a Porsche la top five della VHRS.

Alla fine la vittoria l’ha conquistata lui, Serge Cazaux, con la sua Ford Sierra Cosworth 4×4, firmando il podio di questa diciottesima edizione del Tour de Corse Historique, il prestigioso evento motoristico creato da José Andreani. Risultato a parte, a tenere tutti con il fiato sospeso è stata la straordinaria sfida che ha contrapposto per quattro giorni due grandi nomi di questa specialità automobilistica: Cazaux e Auriol, da un lato il pilota originario di Dax, dall’altro quello di Montpellier. Entrambi francesi e grandi campioni, i due si sono affrontati sugli avvincenti percorsi della Corsica, in prove cronometrate che hanno fatto per decenni la storia del Campionato del Mondo Rally.

Un tracciato all’80% inedito con 17 speciali, di cui dieci completamente ridisegnate, che hanno permesso di percorrere in lungo e in largo quasi tutta quest’isola montuosa abbracciata dal Mediterraneo. Terra di una bellezza rara e selvaggia, la Corsica ha messo a dura prova equipaggi francesi, italiani, tedeschi, finlandesi, norvegesi, inglesi e anche argentini (Martin Sucari e Gustavo Pecoriff su Peugeot 205T16) riportando in auge una competizione che, unendo passato e presente, ha saputo ricreare il mito di un tempo.

A infiammare gli animi del pubblico è stato anzitutto un grande Cazaux: “Sono molto contento del risultato ottenuto: abbiamo combattuto sin dalla prima cronometrata e la Cosworth si è comportata egregiamente– commenta soddisfatto –

Non potevo sperare di meglio anche se fronteggiare Auriol è stato tutt’altro che semplice sia dal punto di vista competitivo che sul piano emozionale perché è un grande campione. 

E’ stato un bel rally con prove speciali fantastiche come Notre-Dame-de-la-Serra e La Porta che ci hanno permesso di guadagnare un buon vantaggio per il risultato finale. Un grazie sincero va al mio navigatore Maxime Vilmot che ha fatto un eccellente lavoro e a tutto il team: questa vittoria è dedicata a tutti loro”.

Nonostante nella terza tappa di venerdì 12 Ottobre, il pilota della Ford #3, attuale leader del Campionato Europeo Storico, avesse già 1’52” di vantaggio sul “Lutin de Cévenol”, Auriol non ha certo abbandonato i suoi sogni di gloria a trent’anni dalla prima vittoria conquistata al Tour de Corse.

Alla fine delle 4 prove speciali che da Ajaccio hanno riportato gli oltre 200 equipaggi alla marina di Porto-Vecchio, la Cosworth 2 ruote motrici di Didier si è dovuta però accontentare di un secondo piazzamento nella J2 e nella generale del TdCH.

“E’ stata un’emozione incredibile, tanti ricordi si sono susseguiti dal 1988 a oggi e tornare qui al Tour de Corse per festeggiare i 30 anni dal primo podio è stato meraviglioso – racconta Auriol – Stesso rally e soprattutto stessa vettura anche se il risultato finale  non è stato il medesimo. Davvero bella la sfida con Cazaux anche se non ci è riuscito di strappargli il primo posto. Combattere con una quattro ruote motrici ci ha penalizzati non poco ma ciò che volevo più di ogni altra cosa era tornare a divertirmi alla guida su queste strade della Corsica ed è quello che ho fatto”. 

E come dare torto a una delle leggende dei rallyes, primo francese a diventare Campione del Mondo nel 1994, che a 60 anni è riuscito a dare filo da torcere alla maggior parte degli iscritti?

Se Ford è stata protagonista assoluta della categoria VHC, Porsche lo è stata per la VHRS: al marchio tedesco di Zuffenhausen sono andati i primi 5 piazzamenti della generale con una bella vittoria assegnata a Christophe e Anne Baillet davanti agli italiani Giorgio Schon e Francesco Giammarino che sono stati autori di una gran bella prova: il gentlemen driver di origini novaresi, da oltre 23 anni alla guida di splendide automobili sportive, ha dimostrato ancora una volta che la classe non è acqua portando in alto i colori dell’Italia.E fra gli italiani a ben destreggiarsi in questa edizione del TdCH un particolare riconoscimento va anche aEugenio Rossi e Michelle Perlino, su Lancia Flavia Coupé 1800, al sesto posto dell’assoluta VHRS.

Classifica Tour de Corse Historique 2018 – VHC

  1. Cazaux-Vilmot (Ford Sierra Cosworth 4×4) 3h51’51”
  2. Auriol/Giraudet (Ford Sierra Cosworth) + 2’10”
  3. Jenot-Milosavljevic (Ford Mk2) + 4’42”
  4. Villa-Savignoni (Ford RS2000) + 6’39”
  5. Marchetti-Buresi (Ford Mk1) + 8’39”

Classifica Tour de Corse Historique 2018 – VHRS

  1. Baillet-Baillet (Porsche)
  2. Schon-Giammarino (Porsche)
  3. Euvrard-Paquier (Porsche)
  4. Maes-Pyck (Porsche)
  5. Figuière-Godin (Porsche)

www.tourdecorse-historique.fr

TOUR DE CORSE HISTORIQUE: SECONDA TAPPA DA BASTIA A CALVI

Quattro speciali, 227 km di cui 90 di prove cronometrate e un raggruppamento a La Porta, con la celebre chiesa di Saint Jean Baptiste, per la seconda giornata di questo rally storico organizzato da José Andreani.

Di una bellezza rara, selvaggia, unica: gli aggettivi per descrivere la Corsica non mancano di certo. Si capisce subito perché questa terra ha ospitato negli anni una delle più belle prove del mondiale. L’anima dell’isola è nelle città e nei villaggi con le storie secolari fatte da uomini e pietre: Porto-Vecchio, Bastia, Calvi, Ajaccio sono solo alcune delle perle di un territorio che dal litorale alle foreste dell’interno stupisce ogni volta che ci metti piede.

“Il Tour de Corse è un rally magico dove passato e presente s’incontrano per far rivivere la leggenda. Il nostro obiettivo principale, da sempre, è quello di condividere con tutti la grande passione che abbiamo per lo sport automobilistico” – commenta soddisfatto Andreani. A guardare loro –  Porsche, Ford Escort, Stratos e tutte le altre protagoniste di questa sfida – non si può che dargli ragione.

Oggi, i 90 km di prove cronometrate, suddivise in 4 speciali, hanno subito messo in chiaro che in categoria VHC a contendersi la vittoria finale (salvo imprevisti) saranno due assi di questa specialità: Serge Cazaux con la sua Sierra Cosworth 4×4 (#3) e Didier Auriol al volante di un’altra Sierra Cosworth, la #8. Il primo settore selettivo del giorno – Poggio-Mezzana/Taglio Isolacciu di 15 km – ha visto Cazaux conquistare il miglior tempo con 12’23” davanti a Auriol al secondo piazzamento con un distacco di soli 2”. Il best lap della ES 6 “Quarciolo-La Porta”, con i suoi 27,43 km, ha assegnato il podio ancora a Cazaux al finish in 21’04” con il sei volte vincitore del Tour de Corse al traguardo 25” più tardi ma null’affatto intenzionato ad abbandonare le velleità di vittoria. Dopo il raggruppamento a La Porta, uno dei simboli della Corsica con la bella chiesa barocca dall’alto campanile, questa seconda tappa del TdCH ha ripreso il via con la Sierra Cosworth di Auriol al comando della cronometrata “Lento-Canavaghja” con dieci secondi di vantaggio su Cazaux (18’34” e 18’44”). All’ultima prova la bagarre è stata così accesa che entrambi i piloti hanno percorso i 21 km della “Castifao/Olmi-Capella” nello stesso tempo: 13’23”.

Se i vertici della categoria VHC parlano francese, nel gruppo VHRS i colori italiani sono stati grandi protagonisti di giornata a cominciare da Eugenio Rossi e Michele Perlino (#284) primi nella speciale 5 con la loro Lancia Fulvia Coupé 1800. La cronometrata 6 ha assegnato invece il podio a Giorgio Schon e Francesco Giammarino su Porsche 911 (#266) mentre la 8 è andata alla Ford Escort RS 2000 dell’equipaggio composto da Alessandro Olivieri e Cesare Rainisio. Vittoria della ES 7, infine, per i francesi Christophe e Anne Baillet al volante di una Porsche 911 3.0 RS.

Domani, venerdì 12 Ottobre, nella terza tappa Calvi-Ajaccio gli equipaggi affronteranno 3 speciali e il raggruppamento a Porto prima di raggiungere la città patria di Napoleone Bonaparte, sulla costa occidentale dell’isola.

TOUR DE CORSE HISTORIQUE: AL VIA LA 18^ EDIZIONE

Cinque tappe con partenza e rientro su Porto-Vecchio passando per Bastia, Calvi e Ajaccio sugli asfalti di una delle più belle tappe del mondiale storico. 340 km di prove cronometrate e 500 di trasferimento per un evento che riunisce passato e presente.

Ha preso il via il 10 Ottobre da Porto-Vecchio, suggestivo borgo del sud della Corsica celebre per le mura della cittadella genovese del XVI° secolo, la diciottesima edizione del Tour de Corse Historique che si presenta quest’anno con 17 speciali (dieci interamente inedite), un percorso rinnovato all’80% e un parterre d’eccezione. Dopo le verifiche tecniche e amministrative dei giorni scorsi e lo shakedown della Palombaggia (4,10 km), lo start ufficiale del TdCH ha visto i 202 equipaggi iscritti affrontare la prima tappa che da Porto-Vecchio ha raggiunto nel tardo pomeriggio Bastia con la chiesa a due torri di San Giovanni Battista, la cattedrale di Santa Maria e il palazzo del governatore, sede del museo di storia locale.

115 i concorrenti della categoria VHC e 87 quelli in VHRS con un parco chiuso che ha accolto auto e piloti che hanno fatto la storia dell’automobilismo: un terzo dei partecipanti ha tagliato la linea di partenza alla guida di Porsche ma non sono mancate neppure Ford Escort Mk1 e Mk2, Lancia Stratos, Ford Sierra Cosworth, Alpine A110, Abarth 13, Renault 12 Gordini e Lancia Delta HF senza dimenticare alcune Morris Cooper e Cox 1303S.

Se gli eleganti bolidi che hanno percorso le prime 4 speciali (82,1 km) non sono passati inosservati, altrettanto si può dire per gli equipaggi alla guida ad iniziare da Didier Auriol che si è schierato al via del TdCH 2018 su una Ford Sierra Cosworth del 1988: il sei volte vincitore del Tour de Corse Historique e del Campionato del Mondo del 1994, conosciuto dai più come il “Lutin Cévenol”, ha scelto di festeggiare sui tracciati corsi i 30 anni dalla sua prima vittoria in questa specialità motoristica, navigato dal co-pilota Denis Giraudet. Con il numero 80 è sceso in pista Simon Edmond, una leggenda per gli appassionati di rally e auto storiche, uno che ha trascorso l’ intera vita nel mondo delle competizioni. Dal 1966 la struttura Simon Racing, creata da questo signore attualmente ottantenne (da qui il numero 80 sulle fiancate della sua vettura Opel Ascona allo start del TdCH), prepara le auto di molti big.

E poi ancora Serge Cazaux su Ford Sierra Cosworth 4×4, al comando del Campionato Europeo Storico; Didier Calmels al volante di una Alpine A110 1800; Pierre Novikoff, direttore aggiunto di Artcurial Motorcars, su Alfa Romeo 2000 GTV; Philippe Bouffier, padre di Bryan. Questa edizione del tour ha inoltre visto la partecipazione di equipaggi provenienti d’oltre frontiera ad iniziare dall’argentino Martin Sucari su Peugeot 205 T16 in categoria VHRS.

Fra gli italiani ai nastri di partenza: Silvio Perlino e Serena Giuliano su Opel Kadett GTE (#29), l’equipaggio femminile Luisa Zumelli e Paola Valmassoi (#68) su Porsche Carrera RS; Maurizio Elia e Corrado Ughetti su Ford Escort RS1600; Roberto Gorni con Angela Grasso su Fiat 124 Abarth Rally; Alessandro Olivieri su Ford Escort RS 2000; Giorgio Schon alla guida di una Porsche 911 SC; Eugenio Rossi, navigato da Michelle Perlino, su Lancia Fulvia Coupé 1.8.

In questa prima giornata del Tour de Corse Historique a contendersi la vetta della classifica provvisoria sono stati Serge Cazaux e Didier Auriol che più volte si sono scambiati la leadership delle prove: sulla ES 1 a classificarsi primo è stato il pilota al volante della Sierra Cosworth 4×4, navigato da Maxime Vilmot, mentre nella ES 2 (la Tallone – Erbajolo lunga 25,39 km) ad avere la meglio è stato il pilota di Montpellier, primo pilota francese a diventare campione del Mondo di Rally nel 1994 (con una Toyota Celica Turbo 4WD ST185). Sui 22,53 km della ES 3 Ponte Leccia-Ponte Novu, Cazaux ha preceduto Auriol in classifica (rispettivamente primo e secondo) mentre nella speciale 4, da Barchetta a Casamozza, la Sierra Cosworth #3 si è piazzata prima mentre Auriol ha concluso con un quarto posto.

Altre tre le tappe in programma per questo Tour de Corse Historique: la Bastia-Calvi di giovedì 11 Ottobre (227,43 km totali di cui 89,84 di cronometrate); la Calvi-Ajaccio di venerdì 12 con 3 speciali e il raggruppamento a Porto; la Ajaccio-Porto-Vecchio (sabato 13) che si concluderà con l’arrivo sul podio e la premiazione finale.

Testo e foto Sonja Vietto Ramus che ringraziamo per la sua amichevole collaborazione.

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