Pharaons Rally Balooshi perde la leadership, Al Attiyah guarda già alle Piramidi

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Pharaons Rally Balooshi perde la leadership, Al Attiyah guarda già alle Piramidi

TIBNIYA – La penultima tappa del Pharaons Rally si è corsa sullo stesso tracciato della seconda, a causa del ritrovamento si un sito archeologico pochi giorni prima dell’inizio della gara. Su un percorso quasi completamente tracciato dal passaggio della seconda giornata, la navigazione non giocava oggi un ruolo determinante, ma nonostante questo le sorprese non sono mancate. Soprattutto tra le moto, con il leader della classifica, Mohammed Al Balooshi (KTM) che ha commesso l’identico errore di due giorni prima, perdendo molto tempo prima di rimettersi sulla strada giusta.

Balooshi perde la leadership, Al Attiyah guarda già alle Piramidi
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Balooshi perde la leadership, Al Attiyah guarda già alle Piramidi
Balooshi perde la leadership, Al Attiyah guarda già alle Piramidi
Balooshi perde la leadership, Al Attiyah guarda già alle Piramidi

La tappa è così andata al boliviano Chavo Salvatierra (KTM) che dovendo prestare poca attenzione alla navigazione, pur aprendo la pista come nei giorni precedenti, è riuscito a fare la differenza rispetto agli avversari. Salvatierra ha preceduto di 3’55’’ il polacco Jakub Piatek che con il secondo posto odierno ha guadagnato la leadership della classifica generale con un vantaggio di 2’38’’ sullo stesso pilota boliviano. Terzo è Balopshi a 3’04”. Quarto posto odierno per Diocleziano Toia, nonostante una caduta nella quale si è infortunato a una spalla. Costretto al ritiro invece Paolo Sabbatucci, riportato al bivacco in elicottero con una frattura al radio sinistro.

Tra i quad anche oggi Mohammed Abu Issa è riuscito ad essere più veloce di Rafal Sonik, precedendo il polacco di quasi otto minuti. In generale hanno ora quasi dodici minuti di distacco, che il pilota qatarino cercherà di amministrare domani, nell’ultima tappa.

Anche tra le auto la gara ha trovato una fisionomia che sembra definitiva: con la vittoria di oggi, la prima al Pharaons 2015, Nasser Al Attiyah ha aumentato il suo vantaggio nella generale, approfittando anche di una giornata no del saudita Yazeed Al Rajhi. Solo quarto oggi, Yazeed è stato superato in classifica anche dal russo Vladimir Vasilyev, terzo di tappa, che è dieci minuti alle spalle di Al Attiyah. Ottima tappa invece per il brasiliano Reinaldo Varela, secondo a 1’40’’ dal vincitore e quarto nella classifica generale.

Incidente per la Mini del polacco Adam Malysz, che ha capottato al chilometro 80 dopo aver urtato una pietra. Non sono riusciti a ripartire a causa di un problema al motore.

La classe T2 è stata vinta oggi da Emil Khneisser (Nissan), mentre il peruviano Raul “Mono” Orlandini ha primeggiato nella T3.

Domani l’ultima tappa del Pharaons porterà i “superstiti” al cospetto delle Piramidi di Giza, per il meritato ed emozionante epilogo dell’edizione 2015: in programma una speciale di 339 chilometri e il trasferimento finale di 81 per raggiungere le tombe dei Faraoni.

Nasser Al Attiyah (QAT – Mini): “Il piano di oggi era di raggiungere Yazeed e guadagnare due minuti ma dopo 25 chilometri abbiamo forato perdendo meno di due minuti. Dopo abbiamo spinto molto e lo abbiamo superato al CP1. E’ stata una tappa molto veloce perché già conoscevamo il percorso. Il nostro tempo di oggi è di 16 minuti inferiore a quello di due giorni fa. Domani dobbiamo solo fare il nostro lavoro…”

Reinaldo Varela (BRA – Toyota): “La tappa è stata molto più facile nelle navigazione. Abbiamo dato tutto quello che avevamo Era la prima gara con questa macchina e chilometro dopo chilometro stiamo imparando a conoscerla.”

Vladimir Vasilyev (RUS – Mini): “Una tappa buona, senza errori. Il percorso molto sconnesso è stato fisicamente molto probante, ma abbiamo ingaggiato un duello divertente con Varela. Poi lo abbiamo lasciato passare e lo abbiamo seguito. Questa gara è veramente speciale perché la lotta è molto dura e le differenze sono minime, in confronto con altri rally. E’ eccitante e molto interessante.”

Adam Malysz (POL – Mini): “Al chilometro 80 abbiamo urtato una pietra ed abbiamo capottato, fortunatamente senza conseguenze gravi. Ma nell’incidente si è danneggiato qualcosa nel motore e non siamo riusciti a ripartire.

Dario de Lorenzo (ITA – Toyota): “Oggi mi sono divertito tantissimo. Rifare due volte la stessa tappa dava molta più sicurezza nelle dune ed è stato uno spettacolo. Tutto è andato per il verso giusto, la macchina è andata molto bene e abbiamo impiegato un’ora in meno rispetto al tempo della seconda giornata.”

Juan Carlos Salvatierra (BOL – KTM): “Oggi ho potuto finalmente fare la mia gara, considerato che la tappa era la stessa dell’altro ieri. Ho spinto forte fin dall’inizio, dopo trenta chilometri ho superato Abu Issa e ho guidato in solitaria fino alla fine.”

Mohammed Al Balooshi: (ARE – KTM): “Incredibile, oggi ho commesso lo stesso errore di due giorni fa, prendendo un cap sbagliato. Ci ho messo parecchio tempo a ritrovare la strada ed ho perso la leadership della classifica. Comunque vediamo di finire bene il Pharaons Rally, che è stata un’esperienza fantastica.”

Stefano Chiussi (ITA – Husqvarna): “Sono partito tranquillo, avendo ormai 34 minuti di vantaggio sul secondo della mia classe. Al chilometro 25 ho avuto un’avaria al serbatoio posteriore e mi sono dovuto fermare a ripararlo, cosi mi ha ripreso Lecis, secondo in classifica e abbiamo guidato assieme fino al CP2 con passaggi bellissimi tra le dune cattedrale. Gli ultimi 80 chilometri ho alzato il ritmo e mi sono veramente divertito staccando il lettone di 7 minuti. Ho spinto al limite la mia Husqvarna che è una moto che stiamo sviluppando.

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