E’ un’alba suggestiva e luminosa che da’ il via alla seconda tappa di Terre di Canossa, oggi 26 aprile 2014.
Il sole sorge e la memoria ripercorre le emozioni del Beach Party della serata precedente. Un appuntamento abituale che si svolge al Bambaissa Beach Club, stabilimento balneare dell’Hotel Augustus, un tempo Villa della Famiglia Agnelli. Qui Luigi Orlandini, Presidente della Scuderia Tricolore di Reggio Emilia e Mario Peserico, Amministratore Delegato Eberhard Italia hanno invitato i partecipanti della quarta edizione del Gran Premio Terre di Canossa per la prima serata targata Forte dei Marmi.
Un tramonto dalle inconfondibili sfumature versiliesi, per l’adagiarsi della palla di fuoco nel mare Tirreno, l’esclusiva cornice per le premiazioni del gruppo di “Prove Canossa”, dedicate alla Contessa Matilde e tradizionalmente legate all’ambito trofeo Eberhard.
Il vincitore è l’equipaggio 51, Barcella-Ghidotti del Club Orobico su Porsche 356C, a loro, Riccardo Fissi, Direttore Commerciale Eberahard & Co Italia consegna due ambitissimi Eberhard Champion V. Sul podio del gruppo di prove salgono anche gli equipaggi n° 3 Vesco-Guerini e n° 20 Margiotta-Perno.
La prima classifica parziale a fine della prima tappa vede in testa gli sfidanti Vesco-Guerini con il N. 3 su Fiat Siata 514 MM, secondi Margiotta e Perno con Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce, terzi Barcella-Ghidotti su Porsche 356C.
Da segnalare la grande performance della Scuderia del Club Orobico, presente con un nutrito gruppo di equipaggi che esultano per la seconda e terza posizione acquisita nella classifica parziale…. la sfida continua!
La partenza della seconda tappa di Terre di Canossa edizione 2014 è alle 9.45 dal pontile di Forte dei Marmi, una delle più note località marine d’Italia, che prende il nome dall’omonimo fortino al centro della città.
Proprio oggi, 26 aprile 2014, Forte dei Marmi festeggia 100 anni di comune indipendente, prima era propaggine di Pietrasanta.
Gli equipaggi al via sotto un cielo blu e tra ali di folla festanti iniziano il percorso che da Camaiore porta alla città di Lucca.
Dopo una sosta la sfilata in Piazza San Michele, è un privilegio per le splendide auto storiche “passeggiare” sulle antiche mura della città, che, con i loro 500 anni di storia, ricordano a tutti i partecipanti di quanti e quali gioielli è ricca l’Italia.
E’ una “macchina” imponente e sontuosa quella creata da Scuderia Tricolore, ideatrice e organizzatrice di questo suggestivo Gran Premio, riconosciuto “Grande Evento” dalla CSAI, patrocinato dal Senato della Repubblica e secondo solo alla Mille Miglia per spettacolarità e prestigio degli equipaggi sfidanti.
In Piazza Napoleone a Lucca Savina Confaloni intervista i “drivers”, mentre fotografi appostati nei punti strategici e panoramici ritraggono gli sfidanti che sfrecciano sui Territori di Matilde scortati come sempre dall’occhio vigile della Polizia Stradale.
Dopo la spettacolare scalata al Monte Serra, la vetta più alta della piccola catena montuosa dei Monti Pisani, confina naturale tra Pisa e Lucca, è davvero esclusiva la sfilata davanti alla Certosa di Calci, aperta per i partecipanti al passaggio delle auto.
Rombano i motori per raggiungere Pisa e Piazza dei Miracoli, annoverata fra i patrimoni dell’Umanità dall’Unesco dal 1987.
La piazza, per come la conosciamo, inizia ad avere forma nel 1063, ed è proprio qui, all’ombra della celebre Torre, che i protagonisti di Terre di Canossa sostano per il controllo timbro ed un meritato pranzo a base di specialità del territorio.
Ci si dirige poi verso il Lago di massaciuccoli e verso Torre del Lago Puccini per un doveroso tributo al grande compositore.
Arrivo di Tappa nel cuore della bellissima Pietrasanta, città d’arte che omaggia gli equipaggi con il permesso di una sfilata e controllo timbro in Piazza del Duomo tra le statue di Alceves.
La cena organizzata nei Chiostri di Sant’Agostino, ornati sempre con i cavalli del famoso artista messicano.
Dopo cena gli ospiti di Terre di Canossa torneranno alla spiaggia privata del Bambaissa per assistere allo spettacolo pirotecnico dei famosi “fuochi del forte”.