PIAN BENOT (TO) – “Sembrava di essere sul Turini al Rally di Montecarlo. Solo che questa volta ero in macchina invece di essere fra il pubblico”. Simone Grosso fotografa in questo modo il successo della rinata Autosciatoria Usseglio-Pian Benot, che si è svolta sabato e domenica scorsa.
Freddo intenso, ma strada pulita e senza la minima placca di ghiaccio per le tre manche automobilistiche del sabato pomeriggio sera, con raffiche di vento che non hanno scoraggiato il numeroso pubblico assiepato sui tornanti che movimentano i 3,8 chilometri che da Usseglio salgono alla stazione sciistica di Pian Benot. Fin dalla prima manche si capisce che ci sarà ben poco da discutere contro la Peugeot 207 S2000 della Erreffe di Claudio Marenco e Federico Verna. Subito lasciano a 3”8 la Mitsubishi Lancer EVO Motorsport di Corrado Perino-Erika Bologna, che danno spettacolo sul percorso, quindi i velocissimi Andrea Sala-Fulvio Florean, Clio R3C Erreffe, che pure in debito di potenza sui lunghi e tormentati rettifili del percorso, staccano un tempo da paura. Alle loro spalle Graziano Boetto-Simona Mantovani, alla loro prima esperienza con la Peugeot 207 S2000 di Colombi. Nelle manche successive Marenco-Verna sono sempre più veloci, pur dovendo salire alla luce dei fari, mentre Sala-Florean aumentano ancora il ritmo, andando ad occupare di prepotenza la seconda piazza, davanti ai biellesi Boetto-Mantovani sempre più in confidenza con la 207 S2000 e Perino-Bologna, che si concedono allo spettacolo.
Al termine delle tre manche dietro al poker degli inavvicinabili si classificano i valligiani Paolo Colombo-Carola Fornero, che superano senza battere ciglio due sbandate da paura della loro Clio Williams di Classe FA7, i costanti Claudio Gilardi-Bruno Silvestro, che gestiscono nel modo migliore un “dritto” nell’ultimo tornante della terza manche, i valdostani Angelo Cabraz-Lucio Marguarettaz che dopo aver provato il brivido di un innevamento nella seconda manche con la loro Mitsubishi Lancer EVO IX mettono giudizio e non commettono più errori, quindi i velocissimi piacentini Giuseppe Marlieri e Gianluigi Zilocchi che si dividono il volante della loro Peugeot 106 con la quale risultano i più veloci della Classe FN2. Nella prima manche guida Marlieri ed i due portacolori della HT Racing debbono accontentarsi del 19° tempo, poi prende il volante Zilocchi e le cose cambiano decisamente. Ottavo tempo nella seconda manche e addirittura il sesto nella terzo, risalendo così con prepotenza in classifica. Chiudono la top ten Cristian Milano-Alessio Bernardi alla prima esperienza con la Panda e Fabrizio Rosano-Marco Dalmasso che maltrattano il cambio dell’anziana Peugeot 205 GTI, ma ottengono tempi di tutto rispetto.
Buone le prestazioni degli equipaggi locali. Corrado Perino di Traves non sale sul podio solo perché induce un po’ troppo allo spettacolo con la sua Mitsubishi; perfetti, spettacolari e velocissimi Paolo Colombo (di Coassolo) e Carola Fornero (di Germagnano) quinti assoluti con la Clio Williams FA7; 17esimi assoluti Giuliano ed Andrea Poma, gestori degli impianti di Pian Benot, che hanno dovuto fare i conti con i bollenti spiriti dell’acqua della loro Renault 5 GT Turbo, seguiti in 19esima posizione dai veterani Danilo Casassa-Sergio Togliatti, over 100 (di età in due) che hanno preceduto i giovanissimi Danilo Bonavero-Alice Ronco che dopo essersi innevati nel primo tornante della prima manche hanno compiuto una gara molto positiva; gradito ritorno al volante per il taxista (pensionato) di Lanzo Giacomo Pocchiola Viter, affiancato da Samuele Paganin, che dopo trent’anni di lontananza dalle corse ha ripreso il volante in mano dando spettacolo con la splendida Ford Escort MK II con cui si è imposto fra le storiche. Unici delusi sono stati Pietro Giuseppe Teppa di Ceres che aveva sul sedile di destra il sindaco di Pessinetto Gianluca Togliatti, che non sono riusciti a fare neppure un metro di gara avendo rotto il motore della loro Peugeot 106 mentre si portavano sulla linea di partenza.
Tutti gli equipaggi hanno molto apprezzato la bellezza e la spettacolarità del percorso. Le uniche delusioni sono arrivate da cedimenti meccanici che hanno costretto alcuni concorrenti ad alzare bandiera bianca anzi tempo. Fra questi Marcello Miotto-Federico Verna che dopo una prima manche di studio, nella seconda hanno dato l’assalto alla zona podio, pur senza rinunciare ai loro proverbiali controsterzi e veroniche in ogni tornante, hanno dovuto compiere la terza salita con le quattro frecce accese a causa della rottura di un manicotto del turbo della loro Lancia Delta HF Integrale, classificandosi 23esimi assoluti. Delusione parziale per i pinerolesi Silvano Bianciotto-Paolo Carrucciu, che hanno rotto la cinghia dell’alternatore nella seconda manche, rientrando in gara con il Super-Rally che ha loro consentito di chiudere in 24esima posizione assoluta. Peccato perché dopo la prima manche lottavano per la top ten. Peggio è andata al fratello di Silvano, Diego Bianciotto, con Stefano Bruno Franco al quaderno delle note che ha rotto un semiasse della sua Mitsubishi Lancer EVO VII nella seconda manche, non riuscendo più a ripartire nella terza, vanificando così il quinto tempo assoluto ottenuto nella prima salita. Già detto di Teppa-Togliatti, che speravano di giocare il jolly nella gara di sci schierando Alessandro Riva. Visti i tempi segnati fra i paletti dallo slalomista i fatti avrebbero dato loro ragione.
Se la notte di sabato è stata per gran parte dei partecipanti una notte di festa, fossero concorrenti, meccanici o tifosi, che hanno proseguito le feste con i falò iniziate sul percorso, qualcuno l’ha trascorsa in bianco. Il più tormentato è stato Gabriele Giordanengo che ha vissuto sulle spalle dei suoi diciassette anni tutto il peso di dover difendere la prima posizione conquistata da Marenco-Verna. E c’è riuscito nel migliore, chiudendo nel tredicesimo fra i paletti delle due manche di slalom gigante, contenendo soprattutto gli attacchi di Matteo Di Labio, sesto nello slalom, che difendeva i colori di Sala-Florean. La gara sugli sci è andata al locale Gabriele Barbero (legato a Danilo Casassa-Sergio Togliatti) che è stato così veloce da superare Alessandro Riva, protagonista delle gare Master di gigante (passato dall’equipaggio Teppa-Togliatti a quello molto meglio piazzato in classifica Perino-Bologna) e l’ex nazionale azzurro Fabio Decrignis. Con queste prestazioni Marenco-Verna-Giordanetto si sono confermati al primo posto nell’autosciatoria, davanti a Sala-Florean-Di Labio, quindi Perino-Bologna-Riva, che hanno recuperato una posizione, come hanno fatto Colombo-Fornero-Colombo. Quinta piazza di Autosciatoria per Boetto-Mantovani-Mantovani, con Simona Mantovani che dopo essersi ottimamente comportata come navigatrice ha difeso l’onore dell’equipaggio anche sugli sci. La miglior rappresentante femminile nella gara di slalom è stata la pinerolese Olivia Marchisio, che ha così attenuato la delusione di Diego Bianciotto-Bruno Franco Stefano nelle prove automobilistiche.