Claudio Vallino cambia gomme divorzia dal Trofeo Clio R3 Top e torna vincente in speciale al 33° Rally dell’Appennino Reggiano

In Rally
Claudio Vallino cambia gomme divorzia dal Trofeo Clio R3 Top e torna vincente in speciale
 
REGGIO EMILIA – “Un ritiro ed una speciale vinta. Alla fine il bilancio è
positivo”. Al 33° Rally dell’Appennino Reggiano di venerdì 26 e sabato 27
giugno si è avuto l’epilogo della querelle fra Claudio Vallino e gli organizzatori
del Trofeo Renault Clio R3 Top. Fine con divorzio. Non ufficializzato ma reso
di fatto inequivocabile dal fatto che il pilota di Torre Pellice (TO) ha montato per
il secondo passaggio sulle prove speciali gomme BF Goodrich in luogo di quelle
obbligatorie per il trofeo.
 
“La dimostrazione sta tutta nei tempi delle prove speciali. Quinto tempo di
Classe nella corta prova del venerdì sera. Il sabato stesso risultato nella seconda
prova e, a differenza di quanto hanno fatto tutti gli altri partecipanti al Trofeo, a
fine prova lunga 18 km, non ho fatto il gommista, invertendo le gomme anteriori
con quelle posteriori, ma le ho lasciate come erano. Nella successiva Speciale,
dopo aver percorso circa 25 km in tutto, le mie gomme hanno cominciato a
deteriorarsi, perdendo letteralmente i pezzi e finendo sulle tele, ed ho siglato il
settimo tempo, ed in quella successiva non ho potuto che siglare l’ottavo tempo di
Classe”. Arrivato all’assistenza Vallino smonta le gomme obbligatorie del
trofeo e monta quattro BF Goodrich. “Ho voluto che la mia posizione fosse
chiara e pulita nei confronti degli altri trofeisti. Ho staccato gli adesivi del
gommista di riferimento e incollato quelli della BF Goodrich. La mia non era
una furbata, nessuno avrebbe avuto bisogno di dimostrare con documentazioni
fotografiche strappate al CO di partenza o in prova il mio passaggio alle gomme
francesi”.
 
 
 
Nel secondo passaggio a Vetto il portacolori della scuderia Provincia
Granda Rally Club ottiene il terzo tempo dietro ad Albertini e soprattutto a 6/10
da Ferrarotti (secondo tempo in speciale) che stava facendo il bello e cattivo
tempo nella gara. “Una prova per capire le reazioni delle gomme e per modificare
il setup del mezzo e soprattutto per ricominciare a fidarmi. In alcuni passaggi ho
proprio voluto capire la reazione del binomio macchina-gomma. Ed ho capito che
si poteva fare di più” ed il di più arriva nella successiva speciale di Trinità2.
Decimo tempo assoluto, primo di Classe R3, migliorando il passaggio
antecedente di 31”, e lasciando a 3”7 Fabrizio Ferrari ed a 4”1 Ivan Ferrarotti che
stavano viaggiando con il coltello fra i denti per la supremazia nel trofeo. La
prova successiva viene disputata sotto la pioggia e Vallino non ha le gomme
giuste e non vuole più rischiare. “Mi spiace per la pioggia perché quella era
proprio la prova in cui volevo dimostrare di rendere al massimo avendo ancora
migliorato il setup della macchina. Pur senza aver effettuato l’operazione di
inversione delle gomme. Invece l’acqua mi ha consigliato di tirare i remi in
barca per non rischiare la vettura, e comunque mi sono reso conto che non avrei
potuto recuperare il tempo perso”. E visto il diluvio che imperversava sulla prova
successiva, Vallino ha preferito alzare bandiera bianca. Quello che voleva
dimostrare l’aveva ampiamente dimostrato.
 
“Mi spiace per come si è evoluta la situazione nel Trofeo. Ad inizio stagione ero
molto fiducioso di poter ben figurare in un challenge che si presentava sulla
carta molto competitivo, con avversari di alto livello e con la premessa di una
lotta per il successo sul filo dei decimi di secondo. Invece mi sono trovato a
dover competere in una situazione dove la classifica la fanno le gomme e le
possibilità economiche di avere sempre pneumatici nuovi, più ancora che nelle
altre categorie. Come ho già detto al Marca Trevigiana, per essere competitivi
Kaleidosweb – comunicazione e immagine
occorre montare almeno due gomme nuove ogni Prova Speciale. Si sta facendo
una battaglia per il contenimento dei costi delle gare, riducendo via via il
chilometraggio delle gare e delle prove speciali, e poi si obbligano i concorrenti
a spendere una fortuna in pneumatici. Oltretutto emergono anche serie
questioni di sicurezza. A Reggio Emilia ho dimostrato che con le gomme BF
Goodrich si può fare l’intero giro delle tre speciali in sicurezza essendo sempre
competitivi, come è naturale che sia.
 
Infatti non ho avuto bisogno né di invertirle
né di sostituirle come invece consigliano fortemente di fare nel trofeo. Inoltre ho
dimostrato con l’ottimo tempo su Vetto2 ed il successivo successo nella Trinità2
di saper essere ancora competitivo e che la Clio R3 curata dalla GMA
Competition e gestita dalla Poker3 è una vettura vincente quanto le altre.
Ringrazio moltissimo la scuderia Provincia Granda Rally Club che ha creduto in
me in questa avventura come aveva creduto nelle mie capacità nel passato.
Purtroppo non ho potuto ripagarla con la stessa moneta dello scorso anno”.
 

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