SPINO: SIMONE FAGGIOLI VINCE CON RECORD LA 42ESIMA EDIZIONE ED EGUAGLIA IL NUMERO DI VITTORIE DEL GRANDE MAURO NESTI

In Velocità in salita

Simone Faggioli come il grande Mauro Nesti (ricordato poco prima del via) nella storia della cronoscalata automobilistica Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino. L’attuale pluricampione della montagna ha eguagliato l’illustre predecessore nel numero delle vittorie ottenute a Pieve, ossia 4 a testa, con la differenza che Faggioli le ha concentrate nell’arco di 5 edizioni, le ultime della serie.

E tanto per cambiare, Faggioli ha voluto bagnare l’esordio con la Norma M20 Fc motore Zytek abbassando in gara 1 il record sui 6 chilometri della provinciale 208, che ora è di 2’31”23, alla media di 142,830 chilometri orari. Un ritocco di un secondo e 37 centesimi: niente male davvero, in una domenica nella quale il pronostico con il grande rivale Christian Merli su Osella Pa 2000 sembrava più incerto del solito. ”Abbiamo svolto un ottimo lavoro, migliorando il bilanciamento della biposto – ha dichiarato Faggioli – e questi che ho preso allo Spino sono punti importanti per il tricolore, anche se procederemo per gradi. I dati raccolti in prova si sono rivelati fondamentali.

Faggioli ha dunque lanciato di nuovo il bando di sfida. Pur sempre rimarchevole, tuttavia, la prestazione del trentino, assistito da Enzo Osella, che però alla fine si è dovuto inchinare alla superiorità del fiorentino, protagonista assoluto anche della 42esima edizione della corsa, valevole sempre per il campionato italiano di velocità in montagna, per il trofeo italiano di velocità in montagna e per il Fia International Hill Climb Cup. In gara 1, Merli ha accusato un ritardo di 3”13, mentre in gara 2, sotto una leggera pioggia che ha consigliato di allentare un tantino sull’acceleratore, la differenza è stata ancor più marcata: 4”60. ”Una scelta di gomme più ponderata ci avrebbe aiutato maggiormente – ha commentato Merli – ma i punti guadagnati sono importanti, la macchina è ok, abbiamo delle ottime soluzioni aerodinamiche e duellare con Simone è sempre e solo un onore”. Alla fine, nella classifica assoluta per somma di tempi, Faggioli è a 5’08”70 e Merli lo segue a 7’73”. Sul gradino più basso del podio, sale Omar Magliona, ancora dominatore (con record) nella prototipi Cn su Osella Pa 21/S Evo: il sardo, facilitato per l’assoluto dalla leggera toccata che ha messo fuori gioco l’altra Osella Pa 30 di Vincenzo Conticelli verso metà percorso nella prima salita (il siciliano ha poi disputato gara 2), era tallonato a soli 2” da Rosario Iaquinta, il quale però ha fatto registrare nel pomeriggio un tempo assai alto che gli è costato la perdita anche del quarto posto in favore del ceko Vaclav Janik su Lola B02/50, primo fra le E2M. Sesto posto per la Lola B99/50 Zytek dell’ex campione italiano Franco Cinelli e settimo per l’esordiente svizzero Tiziano Riva su Reinard Cosworth.

Venendo agli altri raggruppamenti, nella Gt la Ferrari F458 di Roberto Ragazzi mette d’accordo tutti con l’affermazione in entrambe le gare e sotto la pioggia il distacco è stato più marcato nei confronti di Ignazio Cannavò su Lamborghini Gallardo, che ha preceduto nel computo finale la Porsche 996 di Sebastiano Frijo per questione di 1”38. Va ad appannaggio di Amedeo Pancotti nei confronti di Abramo Antonicelli la sfida fra le due Bmw della Superstars, mentre nell’agguerritissima E1 Italia l’ha spuntata per somma di tempi Fulvio Giuliani con la sua Lancia Delta Evo: en plein di punti nell’italiano per il pilota bolognese, anche se in gara 2 il più veloce è stato il bulgaro Nikolay Zlatkov su Audi 4. Ottimo terzo posto per Roberto Di Giuseppe con la sua Alfa Romeo 155 Gta, nonostante non avesse gli ammortizzatori giusti per questo tipo di gara.

Fuori dal podio del gruppo un Pietro Nappi un po’ in affanno con la sua Ferrari 550 e problemi al motore per la Peugeot 106 di Domenico Chirico; ottimo, invece, Giuseppe Aragona sempre su Peugeot 106, alla prima corsa della stagione. Problemi di trasmissione hanno impedito all’Alfa 155 di Marco Gramenzi di prendere il via in gara 1. Senza storia il gruppo A, con la Mitsubishi Lancer Evo di Rudi Bicciato che ha creato il vuoto dietro di se’, riguadagnando ancora punti dopo l’imprevisto di Verzegnis; e poi, la bella parentesi in rosa che ha per protagonista Gabriella Pedroni, capace di classificarsi seconda in gara 2, di soffiare il terzo posto assoluto a Paolo Parlato (Renault Clio) e di sfiorare per soli 77 centesimi di secondo la piazza d’onore, andata ad appannaggio di un valido Alfredo Scarafoni su Citroen Saxo.

Nel gruppo N, le sorprese non sono mancate. Giovanni Regis su Peugeot 106 non azzecca la scelta delle gomme in gara 1 e in gara 2 nemmeno si presenta al via; il rivale salernitano Cosimo Rea su Citroen Saxo compromette il terzo posto (andato a Luca Ligato) con una seconda salita in tono minore. Alla fine, Armin Hafner su Mitsubishi è il migliore nel computo complessivo, anche se in gara 2 l’altoatesino incappa in qualche piccola sbavatura e Antonino Migliuolo lo precede di 65 centesimi. Notevole l’interesse attorno al gruppo delle Racing Start, dove il derby fasanese fra le Mini Cooper si risolve in favore di Oronzo Montanaro nei confronti di Ivan Pezzolla; terzo – e primo fra le vetture aspirate – è Antonio Scappa su Renault Clio davanti a Roberto Chiavaroli. Per ciò che riguarda il resto, piloti della Valtiberina sopra tutti nella E3, con l’assoluto di Giuseppe Paci di Sansepolcro su Opel Astra Gsi e secondo posto per Nicola Veri di Pieve Santo Stefano su Renault 5 Gt Turbo e, fra le storiche, netta affermazione della Osella Pa 9/90 di Franco Cremonesi.

Quasi 160 i partenti in una domenica nella quale si temevano scherzi maldestri da parte di Giove Pluvio, che si è fatto vedere di prima mattina e verso la fine di gara 2 con un peso sostanzialmente marginale. Il cielo nuvoloso e la fresca temperatura hanno reso gradevole la partecipazione dei tanti appassionati, che hanno dovuto pazientare per oltre 40 minuti in gara 1 a causa dell’uscita di strada della Fiat 500 di Antonella Leonardo a circa 600 metri dal traguardo. Nessuna conseguenza per la giovane conduttrice, così come per Giacomo Acquisti, finito fuori strada con la sua Peugeot 106 alla “esse” dell’Acquaiola.

Pieve Santo Stefano, 15 giugno 2014

LE CLASSIFICHE

ASSOLUTA

1. Simone FAGGIOLI (Norma M20 Fc Zytek) in 5’08”70; 2. Christian MERLI (Osella PA2000) a 7”73; 3. Omar MAGLIONA (Osella PA21 Evo Honda) a 30”96; 4. Vaclav JANIK (Lola B02/50 Zytek) a 46”56; 5. Rosario IAQUINTA (Osella PA21 Evo Honda) a 47”61; 6. Franco CINELLI (Lola B99/50 Zytek) a 49”04; 7. Tiziano RIVA (Reynard 92-D Cosworth) a 55”24; 8. Jiri SVOBODA (Norma M20F Honda) a 55”83; 9. Adolfo BOTTURA (Lola B99/50) a 56”55; 10. Francesco CONTICELLI (Osella PA21 Evo Honda) a 57”78.

Gruppo RACING START

1. Antonio SCAPPA (Renault Clio Rs) in 7’10”32; 2. Roberto Chiavaroli (Renault Clio Sport) a 14”75; 3. Massimo Fiabane (Honda Integra) a 24”42.

Gruppo Rs Turbo

1. Oronzo MONTANARO (Mini Cooper S) in 7’04”68; 2. Ivan Pezzolla (Mini Cooper S) a 3”23; 3. Mario Tacchini (Mini Cooper S) a 26”86.

Gruppo N

1. Armin HAFNER (Mitsubishi Lancer Evo) in 6’45”38; 2. Antonino MIGLIUOLO (Mitsubishi Lancer Evo) a 4”60; 3. Luca LIGATO (Peugeot 106 R) a 20”88.

Gruppo A

1. Rudi BICCIATO (Mitsubishi Lancer Evo) in 6’43”13; 2. Alfredo SCARAFONI (Citroen Saxo Vts) a 16”90; 3. Gabriella PEDRONI (Mitsubishi Lancer Evo) a 17”67.

Gruppo E1 Italia

1. Fulvio GIULIANI (Lancia Delta Evo) in 6’20”41; 2. Nikolay Zlatkov (Audi Quattro S1) a 2”42; 3. Roberto Di Giuseppe (Alfa Romeo 155 GTA) a 16”00.

Gruppo Gt

1. Roberto RAGAZZI (Ferrari 458 Challenge) in 6’30”23; 2. Ignazio Cannavò (Lamborghini Gallardo) a 9”75; 3. Sebaastiano FRIJO (Porsche 996) a 22”00.

Gruppo Prototipi Cn

1. Omar MAGLIONA (Osella PA21 Evo) in 5’39”66; 2. Rosario IAQUINTA (Osella PA21 Evo) a 16”65.; 3. Francesco CONTICELLI (Osella PA21 Evo) a 26”82.

Gruppo E2B

1. Simone FAGGIOLI (Norma M20 Fc) in 5’08”70; 2. Christian MERLI (Osella PA2000) a 7”73; 3. Jiri SVOBODA (Norma M20F) a 55”83;

Gruppo E2M

1. Vacka JANIK (Lola B02/50) in 5’55”26; 2. Franco CINELLI (Lola B99/50) a 2”48; 3. Tiziano RIVA (Reynard 92-D) a 8”68.

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