DAKAR 2009 Un commissario piemontese nello staff

In Rally Raid


Un piemontese fa parte integrante della macchina orgnizzativa della Dakar è Gianfranco Ferretti, commissario internazionale della Federmoto. Tortonese è alla sua quinta esperienza in questo rally raid, classica di inizio anno che ha abbandonato l’Africa per disputarsi tra Argentina e Cile.

“Sarà un’esperienza nuova – dice Ferretti – ci sarà ancora del deserto di sabbia, ma in forma minore, comunque i problemi resteranno gli stessi”. In questi anni Ferretti ha acquisito una grandissima esperienza, guida e riferimento sicuri per i motociclisti. “Il nostro compito oltre, ovviamente, a far rispettare il regolamento è anche quello di salvaguardare la salute e l”incolumità dei motociclisti esposti a grandi fatiche. Il nostro lavoro non finisce particamente mai. Restiamo in attesa fino all’arrivo dell’ultimo ritardatario per poi essere presenti al mattino presto allo start di tappa. Quì il nostro compito diventa anche umano. Dobbiamo, infatti, essere molto attenti alle condizioni, fisiche psicologiche, dei concorrenti che si apprestano a partire e, se per caso, qualcosa non va essere pronti a fermarli. Perché per affrontare fatiche come quelle delle tappe di queste gare occorre essere sempre in perfetta forma senza problemi di alcun genere che, solitamente, soprattutto i piloti privati, se ne hanno, tentano di nascondere”. Commissario ed anche angelo custode dei concorrenti con al primo posto sempre e comunque la sicurezza.

La Argentina – Cile prenderà il via da Buenos Aires il 3 gennaio per concludersi il 18 gennaio sempre nella capitale argentina dopo aver toccato Valparaiso in Cile. Parte del percorso di questa gara sarà molto rallistico, con tratti che ricordano il Mille Laghi automobilistico, con strade molto guidate in mezzo alle foreste. Ci sono poi tappe su pietrie, in zone laviche e quattro nel deserto. La sabbia di queste tappe e molto simile a qullo del Sahara, ma con dune molto più alte ed impegantive da scalare. Nelle tappe in cui si scaleranno le Ande si raggiungeranno anche i 5000 metri di altitudine.

In questa nuova avventura ideata dall’ASO, Amaury Sport Organisation, Ferretti è l’unico italiano ad avere un così importante posto di responsabilità. E’ infatti l’unico commissario “azzurro”.

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