DAKAR 2018 Alessandro Botturi tradito da una roccia nascosta sotto la sabbia. “Meritavo di finire”.

In Enduro / Motorally, Motociclismo, Motocross, News, Rally Raid

DAKAR 2018 Alessandro Botturi tradito da una roccia nascosta sotto la sabbia. “Meritavo di finire”.

16 gennaio 2018
Tappa 10 Salta – Belen 373 km di speciale, 424 km di trasferimento

“La Dakar mi ha dato tanto ed è il motivo per cui faccio sacrifici e mi alleno ogni giorno, ma da qualche anno sembra stregata”. Sono state queste le prime parole di Alessandro Botturi una volta che la radiografia e l’ecografia hanno escluso fratture dopo la violenta caduta avvenuta a 18 km dall’arrivo.

Primo degli italiani sin dall’inizio, Botturi stava facendo una gara intelligente nella top 20 che gli permetteva di non prendersi troppi rischi. Aveva un solo obiettivo in mente: arrivare a Cordoba.

La tappa 10 è stata un’altra giornata massacrante con la prima moto che ha preso il via alle 4:30 di mattina quando era ancora buio. I 430 km di trasferimento hanno messo a dura prova i piloti, prima ancora di affrontare i 373 km di prova cronometrata su terreni insidiosi con tante rocce appena sotto la sabbia. É stata proprio una pietra a tradire il nostro Alessandro Botturi quando mancavano solo 18 chilometri all’arrivo. Nella caduta il Bottu si è procurato una piccola frattura ad una costola. Avrebbe voluto ripartire, ma la ruota anteriore era talmente danneggiata che è stato impossibile. Soccorso dal direttore della Dakar Etienne Lavigne, Botturi è stato elitrasportato sino al centro medico del bivacco di Belen.

Alessandro Botturi: “Mi dispiace tantissimo perché ero partito con l’obiettivo di arrivare alla fine e ho sempre corso nella top 20 senza prendere troppi rischi. Mi ha tradito una pietra nascosta sotto la sabbia, quando già pregustavo l’arrivo dopo aver guidato ben 13 ore . Sono letteralmente volato. Non ho mai perso conoscenza, ma l’impatto è stato talmente violento che sono rimasto senza fiato per un bel po’. Il primo pilota a soccorrermi è stato Rodney Faggotter (Yamaha). Nonostante il dolore avrei voluto ripartire con lui, ma la ruota era diventata ovale ed i raggi erano letteralmente esplosi. Mai visto una cosa simile. Dopo poco è arrivato l’elicottero con Etienne Lavigne a bordo. Nel tragitto il mio pensiero è andato agli amatori. Queste tappe sono massacranti per noi professionisti, diventano un’impresa estrema ai limiti dell’umano per gli amatori. Ho dolore ovunque, ma il dispiacere è più grande. La Dakar mi ha dato tanto, soprattutto il primo anno quando ho chiuso 8° della generale e miglior rookie. Dal 2013 la gara sembra stregata per me. Quell’anno sono caduto quando ero 5° alla tappa 13. Per un motivo od un altro non sono più riuscito a finire. Quest’anno mancavano solo 4 tappe, meritavo di arrivare al traguardo. Adesso non so se troverò ancora la forza per alzarmi ogni giorno e allenarmi per questa corsa che amo da morire. Per preparami per la Dakar ho trascurato la mia famiglia, adesso il mio pensiero è a mia moglie Loredana che mi ha sempre supportato in questa avventura, ai miei bambini, agli amici che mi seguono da casa e a tutti gli sponsor che hanno creduto in me”.

Non avendo terminato la speciale per pochi chilometri, Alessandro Botturi è stato costretto a ritirarsi quando era 23° della generale.

You may also read!

Al via la prima edizione di Auto Moto Turin Show

L’evento dedicato alla passione per le due e quattro ruote a Lingotto Fiere di Torino dal 19 al 21

Read More...

ISOTTA FRASCHINI DUQUEINE TEAM ALLA 6 ORE DI IMOLA: «C’È VOGLIA DI RISCATTO»

ISOTTA FRASCHINI DUQUEINE TEAM ALLA 6 ORE DI IMOLA: «C’È VOGLIA DI RISCATTO» mola, 17 aprile 2024 – Si torna in pista

Read More...

Quota 120 per il 7° Rally Internazionale Storico Costa Smeralda

Quota 120 per il 7° Rally Internazionale Storico Costa Smeralda Ai 70 equipaggi iscritti nel rally storico, se ne sommano altri

Read More...

Mobile Sliding Menu