Rossi-Marquez: le motivazioni ufficiali della penalizzazione

Il direttore di gara del Gp di Malesia, Mike Webb (neozelandese), ha spiegato le motivazioni che hanno portato alla penalizzazione di Valentino Rossi per il contatto con Marquez di questa mattina.

Rossi è stato punito con 3 punti di penalità “sulla patente” per aver tenuto un comportamento che la direzione gara ha reputato “deliberatamente scorretto”.
“Abbiamo ascoltato entrambi i piloti dopo la gara. Marquez ci ha detto che stava conducendo una gara normale pensando al proprio risultato, con diversi sorpassi ai danni di Valentino ma senza mai urtarlo. Marc ha negato di avere avuto intenzione di penalizzare l’italiano. Rossi, invece, ha detto che ha avuto la chiara evidenza che Marquez stesse facendo di tutto per fargli perdere tempo, e dunque ha volutamente impostato una traiettoria larga in quella curva per avere la possibilità di avvantaggiarsi sullo spagnolo in maniera definitiva. A nostro giudizio, entrambi hanno sbagliato. Marquez, a nostro modo di vedere, in effetti stava rallentando Rossi, ma lo ha sempre fatto senza infrangere nessuna regola e senza mai urtarlo. In sostanza, ha corso al limite ma dentro le regole. Rossi ha reagito ad una manovra di Marquez a suo avviso scorretto, ma purtroppo per lui lo ha fatto in un modo che infrange il regolamento di gara, dato che la sua condotta di gara ha causato un incidente.”
Webb ha dichiarato anche che nessuna decisione è stata presa durante la gara perché c’era l’intenzione di sentire le opinioni di entrambi i piloti.
Interpellato in merito al movimento della gamba di Rossi, Webb ha confermato che la decisione non è stata presa in funzione di quel movimento: “non possiamo dire con certezza se Rossi abbia voluto colpire Marquez oppure se il piede sia scivolato dalla pedana in seguito al contatto, quindi su questo non posso esprimermi con certezza.”

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