Importante affermazione dei motori Parilla sulla pista di Alcaniz (Spagna), in occasione della Coppa del Mondo della categoria KF2 corsa nel weekend dal 17 al 20 settembre. A vincere il pilota portoghese Da Luz dello squadrone Zanardi. Peccato per Viganò

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IAME IN CIMA AL MONDO

Importante affermazione dei motori Parilla sulla pista di Alcaniz (Spagna), in occasione della Coppa del Mondo della categoria KF2 corsa nel weekend dal 17 al 20 settembre. A vincere il pilota portoghese Da Luz dello squadrone Zanardi. Peccato per Viganò che…

INTRODUZIONE

IAME in cima al Mondo. Vale la pena ripeterlo, perché sin dalle manche della Coppa del Mondo categoria KF2 che si è disputata ad Alcaniz in Spagna lo scorso weekend (17-20 settembre), i piloti con a fianco al sedile un motore dell’azienda italiana sono sempre stati là davanti a seminare bene per raccogliere poi la coppa per mano di David Da Luz (Zanardi/Parilla), uno dei “ragazzi terribili” della scuderia di Dino Chiesa. E, per IAME, non solo la vittoria della Coppa del Mondo del pilota portoghese: c’è anche Matteo Viganò (Birel/Parilla) che ha dominato le manche, ha controllato in prefinale e ha dovuto fare i conti con la sfortuna in finale, mentre lottava per la vittoria. E poi una sorpresa, in finale: Viktor Oberg (Gillard/Parilla), che aveva già avuto modo di mettersi in mostra durante il weekend con il miglior giro assoluto della prefinale, chiude quarto a un passo dal podio.

LE GARE

Neanche il tempo di partire e IAME è già protagonista: sono infatti 21 i piloti che hanno scelto motori IAME sugli 80 partecipanti totali. Giusto iniziare dal neo campione della Coppa del Mondo: David Da Luz ha chiuso le manche sempre fra i primi. Alla fine sarà quarto totale. Matteo Viganò fa ancora meglio: vince tre manche, arriva secondo in un’altra, guadagnandosi la pole position in prefinale.

La Coppa del Mondo KF2 si disputa in gara unica. Conta la finale; ma per farlo bisogna stare almeno fra i primi in prefinale, anche senza vincerla. Matteo Viganò lo sa, controlla e chiude terzo. Lo stesso fa Da Luz che chiude settimo: niente è compromesso. Chi sorprende in prefinale è Viktor Oberg, decimo con un incredibile miglior giro assoluto in gara, dando un chiaro segnale in vista della finale: c’è anche lui.

In finale succede di tutto. Viganò lotta insieme a Maisano e Tiene per tutta la gara. I tre divertono e si divertono con continui sorpassi. Così fino a due giri dalla fine quando il pilota motorizzato Parilla è costretto a lasciare. La causa è il termostato dell’acqua che si è bloccato parzialmente chiuso: il pilota ha lottato con il raffreddamento inefficace del suo motore già da metà gara, fino all’inevitabile rottura dello stesso. Una vera sfortuna.

Ma la gara continua e dietro a Viganò, in agguato, c’è David Da Luz, risalito dalla settima piazza e ora subito a ridosso dei primi. Così succede che, a poche curve dal termine, i due là davanti si toccano e lui sfrutta l’occasione per passare in testa e concludere a braccia alzate. Ottimo quarto, in rimonta, proprio Oberg che chiude a un passo dal podio e da un sogno insperato solo pochi giorni prima. Dino Chiesa, Team Manager di Zanardi legge la gara così: “Poteva capitare a chiunque di vincere in una pista come questa dove la scia gioca un ruolo fondamentale. È successo a noi, ma va detto che la fortuna aiuta chi sta là davanti. E Da Luz c’è stato per tutto il weekend. Gli ho detto di stare tranquillo perché il mezzo andava bene e lui staccava ottimi tempi fin dalla prima manche”.

CONCLUSIONI

Ancora Dino Chiesa: “Mi sembra opportuno sottolineare che il binomio Parilla-Zanardi si sia confermato anche in KF2 oltre che in KF3 (le due categorie più “commerciali”). È la dimostrazione ulteriore che utilizzando questo materiale in tutte le categorie si può vincere”.

Conclude Andrea Bossaglia: “Sono veramente felice per la vittoria di David, che ci ricompensa dell’intenso lavoro svolto in questo periodo, e vorrei dedicare una parte di questa felicità anche a Matteo Viganò, che ha lottato veramente fino all’ultimo dando tutto se stesso, e che ci ha sempre aiutato nello sviluppo del nostro Reedster KF2. Ringrazio qui tutti i Team ed i Piloti che con la loro passione ci hanno accompagnato in quest’avventura spagnola, e ringrazio i nostri Collaboratori per il loro determinante contributo a questa bellissima ed attesa vittoria”.

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