Per la prima volta in questa stagione il campionato WSK varca le Alpi e arriva sino alla pista di Genk in Belgio.
Ad attendere i piloti e i team delle categorie KZ2, KF2, KF3, dall’11 al 14 giugno, c’è un tempo che, a guardare il cielo,
promette di essere l’avversario più difficile: quello in grado di condizionare le gare. Già, perché oltre
a giovedì, la domenica ha piovuto a fasi alterne, e quando le condizioni atmosferiche sono queste,
è come giocare alla roulette.
E così, infatti, sarà.La Iame, con i suoi motori Parilla, è pronta a dar battaglia nelle categorie KF2 e KF3 sin dal primo
giorno.
Ora “les jeux sont faits”: vediamo come. KF2 – È stato il weekend dello svedese Jesper Rossler
(Birel/Parilla).
E soprattutto è stata la sua domenica.Il sabato, per lui, non è andato altrettanto bene,
anche se ha potuto comunque dimostrare le sue possibilità anche sull’asciutto. Dopo le manche non
si qualifica e deve ricorrere alla gara di recupero.
Ed è qui che inizia un’altra musica. Vince agilmente IAME E LE BATTAGLIE IN WSK
il recupero e partecipa alla piovosa prefinale, anche se deve ovviamente partire dalla quindicesimafila.
In partenza, neanche ci fosse una Formula Uno a trainarlo, fa fuori mezza griglia e conclude la prefinale all’ottavo posto.
In finale, il tempo va migliorando (anche se la pista è ancora bagnata), e lui pure.
Chiude secondo e stacca anche il secondo miglior giro in pista.
Un fulmine. “Ha guidato benissimo e si è comportato da perfetto pilota nordico: veloce, anche con la pista più infida”,
commenta Andrea Bossaglia, direttore tecnico IAME. E gli altri? Ha corso molto bene Antonio Giovinazzi (Top Kart/Parilla):
anche lui partito diciassettesimo in prefinale e capace di arrivare in quella gara settimo, davanti a Rossler: un numero spettacolare che,
però, non è riuscito anche in finale dove ha strappato comunque un buon ottavo posto.
Da segnalare Jordon Lennox-Lamb (Top Kart/Parilla) e Leopold Ringbom (Gillard/Parilla).
In prefinale sono rispettivamente quinto e sesto alla partenza e lottano con i migliori, ma poi qualche contatto e
molta sfortuna rovinano le loro gare. In classifica generale è secondo Matteo Viganò (Birel/Parilla)
alle prese, dopo un discreto sabato, con molti problemi.
KF3 – Il protagonista assoluto è Nyck de Vries (Zanardi/Parilla). Fin da subito: sabato, dopo le
manche, è secondo; mentre dietro di lui, ottimisono Riccardo Agostini (Birel/Parilla), quarto, e
Jake Dennis (Top Kart/Parilla), sesto.
Anche Kevin Susilo (Dr/Parilla) ottiene interessanti piazzamenti nelle manche. La prefinale è una passeggiata
per de Vries: arriva 8 secondi prima degli altri. Nonostante il brutto tempo, lui vola lo stesso. Da
solo. Mentre dietro, Agostini è costretto a lasciare e Dennis viene retrocesso (ma avrà modo dirifarsi dopo…).
In finale tutti si preparano a un bis dell’olandese che invece viene tamponato e messo
fuori causa da un pilota poi subito squalificato: “Cosa si puo’ commentare per il parcheggio di de
Vries? Unicamente che una direzione di gara più 006/severa sarebbe un buon investimento per lo Sport” commenta amaramente Bossaglia.
Peccato, anche se de Vries rinforza lo stesso il suo secondo posto in classifica.
A difendere i colori Parilla ci pensa allora James M. Walsh (Birel/Parilla), autore di un’ottima
rimonta dalla 25ª posizione fino al nono posto con la pista che man mano si stava asciugando. A punti
anche Dennis che partiva dall’ultima fila: chiude undicesimo.
CONCLUSIONI – “Dal punto di vista del campionato poteva forse andare meglio, ma tutto rimane
comunque aperto e da decidere nelle gare future.
La pista è stata una variabile assolutamente indipendente, molto viscida anche da asciutta per
la cattiva combinazione dei diversi tipi di gomma, e insidiosa per la presenza di sabbia specialmente fuori traiettoria.
Ogni sorpasso era veramente una scommessa. In ogni caso, le informazioni rilevate durante il week end saranno preziose per il continuo
sviluppo dei motori”.
