Alla 6 ore di Shangai, la Porsche si aggiudica il titolo costruttori nel mondiale WEC grazie alle ottime performance dei suoi equipaggi. Mark Webber, Timo Bernhard e Brendon Hartley compiono un doppio capolavoro conquistando il successo nella gara cinese, dato che, oltre a regalare la matematica certezza del titolo per la casa tedesca, rafforzano la loro posizione in testa alla classifica piloti grazie alla quarta vittoria consecutiva.
Il successo della Porsche, che da qualche mese a questa parte sta surclassando la “cugina” Audi nel mondiale, è stato completato a Shangai dal secondo posto dell’altra vettura schierata, che ha chiuso con appena 26 secondi di ritardo dai battistrada.
In classifica generale, ora la Porsche ha 70 punti di vantaggio rispetto all’Audi, con la casa dei quattro anelli impossibilitata a recuperare nell’ultimo appuntamento, che si disputerà in Bahrain il prossimo 21 novembre.
Come già accaduto al Fuji il mese scorso, la gara è stata caratterizzata da condizioni del tempo molto variabili che hanno messo in difficoltà le squadre per le strategie da adottare. Una safety car entrata nei primi giri, e diversi incidenti che hanno richiesto l’esposizione delle bandiere gialle, hanno limitato le possibilità di lotta durante la fase iniziale della corsa. Le vetture Audi sul tracciato totalmente bagnato sono sembrate avere un ritmo di gara un po’ più sostenute rispetto alla Porsche, che però si è ripresa col passare dei giri grazie alla capacità di conservare meglio le gomme full wet su un asfalto che andava asciugandosi. Gli equipaggi Audi, per cercare di reggere il confronto, hanno invece scelto di anticipare parecchio il passaggio alle slick, rendendo la gara ancora più “thrilling”, nel pieno rispetto del clima dell’appena trascorso Halloween. Dopo oltre 2 ore di gara, il distacco tra le prime quattro vetture della classe era di soli 4 secondi, a testimonianza di quanto la corsa sia stata combattuta.
Le Porsche hanno in seguito preso il largo, ma non sono mancate le sorprese nella fase finale della corsa, quando Romain Dumas, alla guida della vettura #18, si è girato in curva due venendo passato da entrambe le Audi e finendo virtualmente fuori dal podio. Il francese non si è però perso d’animo ed è riuscito a recuperare la seconda posizione dietro alla vettura gemella, chiudendo con 4 secondi di vantaggio sulla Audi di Lotterer.
Sul traguardo, dunque, è stata festa grande per i due equipaggi Porsche che hanno chiuso al primo e secondo posto. Terza e quarta piazza per le 2 E-Tron Audi, mentre Toyota si è dovuta accontentare ancora una volta di chiudere come terzo protagonista tra i big che corrono nella categoria, con le due vetture doppiate e distanziate rispettivamente di 4 e 5 giri dai battistrada.
