Si è appena concluso il quinto appuntamento del Campionato Open Masters. Un bellissimo sole estivo ha irradiato il Circuito Internazionale di Sarno e la risposta del pubblico campano è stata come sempre ottima ma anche battaglia sul tracciato

In Karting

Si è appena concluso il quinto appuntamento del Campionato Open Masters. Un bellissimo sole estivo ha irradiato il Circuito Internazionale di Sarno e la risposta del pubblico campano è stata come sempre ottima: tribune gremite e folla di curiosi nel paddock ad aggirarsi tra le tende per assaporare da vicino il clima-gara.

Giornata calda come gli animi dei piloti che si sono affrontati senza risparmiarsi, dando vita a competizioni marchiate da un numero incredibile di sorpassi e spesso decise soltanto all’ultima curva. Ad aggiudicarsi le finali sono stati il russo Danil Kvyat (KF3), Vittorio Ghirelli (KF2), Roberto Toninelli (KZ2), Luca Giacomello (250 4T) e Lorenzo Scatà (60 Mini).

L’Open Masters rinvia l’appuntamento a dopo le vacanze: dall’11 al 13 settembre sul Circuito 7 Laghi di Castelletto di Branduzzo (PV) si girerà l’ultimo atto e, data l’incertezza regnante su tutte le classifiche, sarà certamente un finale al cardiopalmo.

KF2

Prefinale

La prefinale  vede il solito Ghirelli prendere il comando delle operazioni e scappare via. Dietro di lui si accende la lotta tra Viganò, Spenga, Moretti e La Gala. In fuga Ghirelli, con il passare dei giri la lotta per le rimanenti posizioni sul podio si restringe a soli tre piloti: nelle ultime battute di gara Viganò approfitta della bagarre dietro di lui per allungare leggermente e assicurarsi la prima fila della finale, mentre terzo giunge Marco Moretti. Spenga, quarto, riesce a tenere a bada Capitanio, Nistri e Minchillo, tutti vicinissimi, mentre risale in ottava piazza Edolo Ghirelli.

Finale

In finale Matteo Viganò è più lesto e si porta in testa; i primi tre giri sono combattutissimi con avvicendamenti continui al vertice tra il pilota Birel e Vittorio Ghirelli. Ma il pilota di Fasano non perde la testa e non si lascia deconcentrare, conosce il suo potenziale e al momento giusto si riprende la leadership per ripetere il copione a cui ci ha abituato per l’intero fine settimana. Iniziano a battagliare Viganò, Moretti e Nistri, intanto Edolo Ghirelli gira con un ritmo forsennato e raggiunge il terzetto. Giro dopo giro mangia li avversari e riesce a conquistare un meraviglioso secondo posto. A festeggiare sul podio con i fratelli Ghirelli è Moretti; il pilota PCR sempre molto veloce in questo Open Masters, ma altrettanto sfortunato, riesce finalmente a conseguire un risultato di rilievo.

Spenga, settimo sul traguardo, si riprende la testa del campionato, grazie anche al computo degli scarti; ma Edolo Ghirelli ha dimostrato un ottimo stato di forma e sarà sicuramente un osso duro. Sale al terzo posto Graziani, decimo e sesto nelle due gare, mentre scivola al quarto posto Stefano Cucco, mai in gara in questo fine settimana. L’altro Ghirelli, sesto, avrebbe potuto occupare posizioni ben più rilevanti se si tiene conto dell’assenza nella gara di apertura per problemi di salute e del dominio dimostrato anche a Siena e Muro Leccese; ma come si sa, la fortuna gioca un ruolo primario nelle gare, e Vittorio non ne ha sempre goduto dei migliori favori.

KF3

Prefinale

Sono necessari due giri di formazione per determinare l’allineamento del gruppo guidato dal duo del Team Morsicani, Kvyat e Fioravanti; i piloti scalpitano e allo spegnersi dei semafori scoppia la guerra; risultato…mucchio al curvone in fondo al secondo rettilineo con vittime illustri quali Speedy, Fioravanti e Vigorito. Per i primi due gara finita, mentre il pilota campano riesce a riprendere la corsa ma in fondo al gruppo. Intanto il solito Danil Kvyat inizia la sua cavalcata solitaria e unica preoccupazione per lui sarà gestire l’enorme vantaggio sugli avversari. Per la seconda piazza in lizza il duo siciliano formato da Vullo e Ingoglia. Intanto dal gruppetto dietro di loro risale prepotentemente Spinelli che riesce a sopravanzare il pilota Exprit assicurandosi la terza piazza. Anche Ippolito, diciannovesimo al via, spinge come un indemoniato e si porta in quarta posizione. Ultimi giri senza colpi di scena con i primi quattro a concludere nell’ordine. Quinto è l’indonesiano Susilo e ottimo sesto Alessio Profeta, mentre Ingoglia si scompone ed è ottavo sopravanzato anche da Savona.

Finale

Vittoria per Danil Kvyat. Detta così, si potrebbe pensare alla solita fuga del russo fino alla bandiera a scacchi, invece un contatto al primo giro, fa della finale KF3 una delle gare più avvincenti del week end. Vediamo cosa è successo.

All via Kvyat mantiene la prima posizione ma in fondo al rettilineo del muro, Spinelli, scattato bene dalla seconda fila forza l’ingresso sul leader e volano entrambi sul prato. Spinelli è costretto a parcheggiare il suo kart, mentre il pilota russo rientra sebbene molto attardato. Ne approfitta Vullo per portarsi in testa ma Ingoglia non lo lascia scappar via e dopo pochi giri gli si mette in scia. Una serie di giri veloci permette a Federico Savona di raggiungere il duo di testa. Altalena di sorpassi che porta Ingoglia e Savona a prendere un discreto margine sul resto del gruppo formato da Susilo, Dragan, Vullo e Vita, a cui si aggiunge anche Kvyat. L’alfiere Tony Kart mangia tutti gli avversari e si porta in terza piazza ma la gara è quasi al termine e i primi due sembrano irraggiungibili…sembrano! Due tornate al termine e la situazione vede Ingoglia al comando tallonato da Savona, con Kvyat impegnato in un recupero forsennato alle loro spalle. Il pilota Birel infila il siciliano ma non riesce ad evitare il contatto; vanno entrambi larghi sporcando le ruote e il russo, che li aveva appena raggiunti, va è lesto ad infilarsi all’interno conquistando incredibilmente la testa della corsa che manterrà fino al traguardo. Sul podio si ritrovano increduli Kevin Susilo e Tomy Dragan, comunque molto veloci e bravi a non commettere errori; quarto è Vullo, Ingoglia riesce a chiudere quinto,mentre Savona solo dodicesimo.

In campionato resiste in testa Gianmarco Ercoli, nonostante il passo falso di questo fine settimana, ma Ippolito gli rosicchia qualche punto Ippolito. Federico Savona sale in terza posizione 

KZ2

Prefinale

Partenza da fermo per i piloti della classe col cambio. Nolè mantiene la prima posizione ma Celenta lo affianca all’esterno sul secondo rettilineo. I due sono vicinissimi e l’inevitabile contatto li spedisce fuori entrambi ; il solo Celenta riuscirà a continuare la corsa. Dalla confusione dei primi giri emerge Salvatore Gatto, che si porta in testa e approfittando degli avvicendamenti alle sue spalle, riesce ad assicurarsi un margine notevole. Si issa al secondo posto Toninelli che tenta di forzare il passo per raggiungere ill battistrada che però è troppo lontano. I due concluderanno nell’ordine con il siciliano a festeggiare una insperata vittoria dopo quattro anni di assenza dalle competizioni karting. Terzo è Simonetti, bravo a risalire dalla quinta fila mentre quarto giunge Pizzuti dopo un recupero travolgente e con la firma sul giro più veloce in 1’04.437.

Finale

Anche in finale prime battute tutt’altro che tranquille: mucchi e contatti con Toninelli a prendere il comando delle operazioni e ad allungare. Ma l’attenzione del pubblico è monopolizzata da Pizzuti che risale con veemenza e si porta in seconda piazza. Toninelli è lontano ma il pilota marchigiano non si dà per vinto e, inanellando giri veloci, a metà gara gli è in scia. Lo studia per un paio di tornate e proprio quando è in procinto di sferrare l’attacco decisivo, il motore lo abbandona in fondo al rettilineo. Aspirazioni di vittoria vanificate e assalto alla testa della classifica sfumato. A questo punto Toninelli ha via libera e va a vincere ma a conquistare un’eccezionale seconda piazza, proprio all’ultimo giro, è Celenta, risalito dalla ventiduesima posizione e di gran lunga il più veloce in pista. A completare il podio è Giulietti, anche lui molto in forma qui a Sarno, seguito da Fabiani e Piccoli. Peccato per Gatto: la rottura del motore lo costringe al ritiro mentre si trovava nelle posizioni di vertice; domenica nera per Nicola Nolè, fuori al primo giro anche in questa finale.

In classifica generale Piccoli ha ben 45 punti di vantaggio sulla seconda piazza, ora occupata da Simonetti, e a Castelletto potrà anche solo limitarsi a controllare gli avversari, avendo quasi il titolo in tasca.

60 Mini

Prefinale

Paparo sfrutta al meglio la pole e si porta in testa al plotone. Giannoni strappa la seconda posizione ad Atanasiu ed è subito secondo. I primi giri vedono un incredibile serpentone composto da ben 15 piloti solcare il tracciato di Sarno che soltanto intorno a metà gara inizia ad articolarsi in gruppetti più piccoli. Paparo riesce a mantenere la testa e nelle ultime curve sono in tre a potersi contendere la vittoria. Il pilota campano resiste agli attacchi del rumeno Atanasiu che proprio all’ultima curva viene sorpreso dal siciliano Scatà. Quarto è D’Angelo, seguito da Lo Cascio e Pezzolla, riuscito a trovare una buona messa a punto che gli ha permesso di raggiungere il gruppo di testa. Da segnalare la nona piazza di Garofano; il piccolo campano, già campione italiano della 60 Baby nel 2007 e al primo anno nella 60 Mini, al via dall’undicesima fila ha recuperato ben tredici posizioni.

Finale

Paparo scatta bene ma la fila degli inseguitori è lunga, primi tra tutti Scatà e D’Angelo. I sette giri della finale sono caratterizzati da continui batti e ribatti. Pezzolla si lascia prendere dalla foga e butta via tutte le fatiche fatte per rientrare nelle posizioni che contano: rimane invischiato in numerosi contatti e sarà solo ventiseiesimo al traguardo; Garofano non riesce neanche a completare il primo giro, mentre piloti come Benedetti e Cassibba concludono molto attardati a causa dell’intensa bagarre. Le ultime tornate vedono un quintetto al vertice: Paparo, D’Angelo, Scatà, Vitale e Atanasiu. A ogni curva la situazione nel gruppo muta ma tutto si decide proprio nel tornante che immette sul rettilineo finale:  D’Angelo, in testa in quel momento, viene infilato da Vitale. L’operazione rallenta entrambi che si allargano leggermente e mai come in questi casi viene a valere il detto ”Tra i due litiganti, il terzo gode”. Lorenzo Scatà esce più veloce e riesce a superarli entrambi sull’ultimo rettilineo tagliando per primo il traguardo. Vitale mantiene la seconda posizione mentre terzo è D’Angelo seguito da Paparo e Atanasiu.

La classifica di campionato vede ora Vitale in testa, seguito da Scatà. Albanese, veloce ma poco fortunato in questa tappa in Campania è comunque terzo; sale in quarta posizione Lo Cascio, grazie a due ottimi piazzamenti, mentre l‘ex leader Pezzolla scivola in quinta posizione.

250 4T

Prefinale

Giacomello è più bravo al via e sfila primo subito tallonato da Mack, mentre Ivan Pezzolla va subito fuori. In due giri Cavalieri si accoda al duo di testa, ma nell’infilare Mack perde terreno e lascia Giacomello scappar via. I primi due girano su tempi simili quindi la situazione rimarrà immutata fino al traguardo. Mack riesce a resistere agli attacchi di Rugin e De Giacomi e conclude terzo. Un po’ staccato conclude Ceccato, quarto, a sua volta lontano da Levratti e Cocchi.

Finale

La finale è nel segno di Mack, complice anche il ritiro di Giacomello nel corso del quarto giro. Ci si poteva attendere un attacco di Cavalieri che però non è arrivato; il pilota BRM infatti non è riuscito a giungere abbastanza vicino al leader per prendergli la scia. A fare loro compagnia sul podio è Pezzolla, autore di una gara d’attacco, mentre quarto è De Giacomi con Cocchi e Ceccato a seguire.

Proprio questi ultimi, ma a posizioni invertite, vanno ad issarsi in cima al campionato a dimostrazione che la costanza spesso paga più degli acuti. Terzo è Giacomello, quarto Cavalieri, ma con ottime chances in ottica di vittoria finale se si pensa al meccanismo degli scarti.

Questa domenica era in palio anche il Premio Memorial Pietro Saitta, per il pilota, indipendentemente dalla categoria di appartenenza, che tra i vincitori delle finali del Campionato Open Masters, avrebbe fatto registrare il maggior numero di piazzamenti, a partire dalle prove di qualificazione, fino alla conclusione della manifestazione. Ad aggiudicarselo, in ex aequo, sono stati Danil Kvyat e Vittorio Ghirelli, largamente dominatori delle rispettive categorie. A consegnare il trofeo, senza nascondere un po’ di emozione è stato il papà di Pietro, Vincenzo che ritorna sempre con piacere sulle piste di kart nel ricordo di tanti meravigliosi momenti trascorsi con il figlio.

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